language French
cast Finnegan Oldfield, Grégory Gadebois, Vincent Macaigne, Catherine Salée, Jules Porier, Charles Berling
as herself Isabelle Huppert
screenplay Anne Fontaine, Pierre Trividic
cinematographer Yves Angelo
editor Annette Dutertre
production designer Manu de Chauvigny
costume designer Elise Ancion
sound Brigitte Taillandier, Jean-Pierre Laforce
Anne Fontaine - Marvin
Sinossi
Martin Clément, alla nascita Marvin Bijou, è fuggito. È fuggito da un piccolo villaggio di campagna. È sfuggito alla sua famiglia, alla tirannia del padre e alla rassegnazione della madre. È sfuggito all’intolleranza, al rifiuto e al bullismo che l’ha escluso e marchiato come “diverso”. Contro ogni previsione, trova degli alleati. Dapprima Madeleine Clément, la preside della scuola media che lo introduce al teatro, e il cui cognome adotterà in seguito come simbolo della sua salvezza. Successivamente Abel Pinto, suo mentore e modello di riferimento, lo incoraggerà a raccontare la sua storia sul palcoscenico. Infine, Isabelle Huppert (nella parte di se stessa) lo aiuterà a produrre e a mettere in scena il suo spettacolo. Marvin/Martin rischierà tutto per creare questo spettacolo che, spingendosi ben oltre il concetto di successo, rappresenta il cammino verso la realizzazione di sé.
Commento della regista
La storia di Marvin è complessa. Affronta la questione della società contemporanea e delle sue falle, dei suoi binari morti, di un’equazione morale più ampia e senza tempo: la redenzione non è forse un tradimento di sé stessi? È possibile reinventarsi senza dover inventare daccapo tutto quello che ci circonda? È possibile amare chi ci dà una nuova vita senza tuttavia smettere di amare chi ci ha donato la nostra prima vita, quando l’una e l’altra si escludono radicalmente? La storia di Marvin è violenta, estrema, ma vorrei che il film che ha ispirato ci ricordasse che la cenere e i diamanti sono profondamente collegati e che a volte è necessario intraprendere un lungo e duro cammino prima di ritrovare la strada di casa.