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“A vent’anni dalla scomparsa di Camillo Bassotto, funzionario della Biennale: la storia e la conservazione del cinema”
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“A vent’anni dalla scomparsa di Camillo Bassotto, funzionario della Biennale: la storia e la conservazione del cinema”

Il resoconto della giornata svoltasi martedì 19 dicembre, ore 14.30, alla Biblioteca della Biennale.

Giornata di studio

A ventanni dalla scomparsa di Camillo Bassotto, funzionario della Biennale: la storia e la conservazione del cinema è il titolo della giornata di studio che si terrà martedì 19 dicembre, dalle ore 14.30, alla Biblioteca della Biennale di Venezia ai Giardini (Castello, Calle Paludo S. Antonio).

La giornata, a cura dell’Archivio Storico della Biennale, dopo i saluti del Presidente della Biennale Roberto Cicutto e della Responsabile dell’Archivio Storico Debora Rossi, sarà introdotta dallo storico del cinema Carlo Montanaro, che modererà interventi di esperti e studiosi quali Giuseppe Barbanti, Elena Mosconi, Gianfranco Massimo Caminiti, Paolo Lughi, Matteo Pavesi e – collegato in video – l’autore della fotografia Vittorio Storaro, che interverrà sul Progetto Vittorio Storaro nei film di Bernardo Bertolucci: restauro e conservazione di dieci opere cinematografiche.

Con questa giornata di studio, La Biennale di Venezia riscopre e celebra, a vent’anni dalla scomparsa, la figura e le molteplici attività di Camillo Bassotto (1917-2003), suo storico funzionario dagli anni ’50 ai ’70, capo Ufficio stampa e documentazione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, appassionato e pragmatico protagonista di importanti iniziative della Biennale e della cultura cinematografica dell’epoca: promotore della Mostra del Libro e del Periodico Cinematografico e della Cineteca della Biennale, ideatore del Cineforum veneziano, cofondatore dell’Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema, cofondatore del Cinit Cineforum Italiano, direttore della rivista Cineforum, curatore di cataloghi della Mostra e autore di libri di cinema su, tra gli altri, Bergman, Dreyer e Eisenstein. Cattolico militante, era stato assessore del Comune di Venezia per il Turismo e l’Urbanistica.

L’approfondimento della figura di Camillo Bassotto, le cui iniziative rappresentano tutt’oggi un’eredità attiva e stimolante per La Biennale e il suo Archivio Storico, saranno l’occasione per riflettere nel corso degli interventi del 19 dicembre sulla storia e sullo stato attuale della conservazione del cinema nell’era del digitale.

Programma

Nel dettaglio, la giornata di studio alla Biblioteca della Biennale sarà così articolata:

  • alle ore 14.30: saluti di Roberto Cicutto, Presidente della Biennale di Venezia, e di Debora Rossi, Responsabile dell’Archivio Storico della Biennale di Venezia
  • A seguire, introduzione di Carlo Montanaro (autore, giornalista e storico del cinema, ideatore della Fabbrica del vedere di Venezia) e interventi di:
  • Giuseppe Barbanti (giornalista pubblicista)
    Dal 1950 la Mostra del Libro e del Periodico Cinematografico: la base della sezione cinema dell’Archivio Storico della Biennale
  • Elena Mosconi (presidentessa AIRSC Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema e Professoressa Associata di Storia del cinema – Università di Pavia)
    Sulla soglia dei sessant’anni dell’AIRSC, fondata nel 1964 durante la 25. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
  • Gianfranco Massimo Caminiti (presidente Associazione Nazionale Cinit Cineforum Italiano)
    Camillo Bassotto, fondatore del Cinit Cineforum Italiano
  • Paolo Lughi (responsabile Ufficio Stampa Istituzionale e Settore Cinema della Biennale di Venezia)
    La Cineteca della Biennale
  • Matteo Pavesi (direttore Generale Fondazione Cineteca Italiana di Milano)
    Nitrato, triacetato, poliestere, digitale: un percorso fatto di certezze?
  • Vittorio Storaro (autore della fotografia)
    Progetto Vittorio Storaro nei film di Bernardo Bertolucci: restauro e conservazione di dieci opere cinematografiche

Appuntamenti delll’Archivio Storico

Questa iniziativa rientra nella serie di appuntamenti periodici organizzati dall’Archivio Storico della Biennale di Venezia nell’ambito del Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee, volti a restituire gli esiti delle ricerche, a informare delle nuove acquisizioni, a presentare libri e mostre d’archivio.

Resoconto della giornata

L'Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC) ha concluso le Giornate di studio organizzate quest'anno presso la Biblioteca della Biennale di Venezia, ricordando l'attività di un suo funzionario scomparso vent'anni or sono: Camillo Bassotto.
Con il concorso di Carlo Montanaro, Giuseppe Barbanti, Elena Mosconi, Massimo Caminiti, Paolo Lughi, Matteo Pavesi e Vittorio Storaro, alla presenza del Presidente della Biennale Roberto Cicutto e della Responsabile dell’Archivio Storico Debora Rossi, la Giornata ha ripercorso molte fasi della vita di Camillo Bassotto, dedicata alla cultura cinematografica riassumibili di due importanti filoni: la storiografia e la conservazione. La Mostra del libro e del periodico cinematografico replicata per anni tra gli eventi collegati alla Mostra del Cinema, oltre a fondare il settore specifico dello stesso ASAC, ha moltiplicato l'attenzione non solo degli specialisti che grazie a quelle importanti occasioni internazionali si sono riuniti nell'Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema, aiutando, tra l'altro, la moltiplicazione delle Cattedre universitarie italiane dedicate all'argomento. Ma la Biennale, senza farne, fino a pochi anni or sono, un obbligo, ha anche chiesto ai produttori di donare o lasciare in deposito la copia delle opere presentate alle varie rassegne cominciando da quelle premiate. E Bassotto negli anni '60 ha anche avuto l'incarico di riorganizzare questa Cineteca i cui originali, al giorno d'oggi, sono a loro volta stati depositati negli Archivi delle Cineteche di Bologna e di Milano. Approdati ormai nell'era che ha visto la celluloide diventare commercialmente obsoleta rispetto alla gestione digitale delle immagini, la Giornata di studi si è conclusa con l'intervento dell'autore della fotografia Vittorio Storaro, preoccupato della salvaguardia del suo lavoro, che ha confermato l'esistenza di un sistema di trascrizione a 4K ma dell'estensione di 16 BIT, che finalmente non solo eguaglia la qualità della pellicola ma ne conserva i dati anche nelle gradazioni cromatiche. Un sistema votato a durare a lungo senza la necessità attuale di ricopiatura periodica. Un metodo già presentato a Cinecittà e alla Cineteca di Bologna, che merita di essere approfondito.