Nella sua esplorazione del linguaggio architettonico e del linguaggio dei materiali e dell’edilizia, Francesca Torzo ritorna ai fondamentali. Combina invenzione e praticità con la fluidità e il rigore intellettuale, nonché con l’amore per il fare e il costruire. Ha approfondito nel tempo lo studio del cemento, spingendo al limite la capacità di alcuni impasti cementizi con l’ausilio di modelli concreti e test di laboratorio.
Il progetto in esposizione alla 16. Mostra Internazionale di Architettura, l’ampliamento di Z33, house for contemporary art in Belgio, è un lavoro fatto con amore. I mattoni sono stati realizzati su misura seguendo la sua personale “ricetta”, al fine di ottenere un colore e una trama particolari e realizzare così una meravigliosa parete di mattoni dalla superficie di singolare bellezza. Il collage di spazi nuovi ed esistenti forma un complesso di stanze che sembrano derivare da un caleidoscopico bagaglio personale di esperienze diverse. Questo modo di mettere in scena le sequenze spaziali può sembrare casuale e del tutto intuitivo; è invece il risultato di una precisa totalità coesiva. Tra i primi edifici realizzati da Francesca Torzo, esso rivela un’abilità, un talento e una sensibilità poetica che rincuorano e ispirano.
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Francesca Torzo architetto
Z33, house for contemporary art