Italia / 86’
lingua Italiano, Napoletano
voci Massimiliano Gallo, Maria Pia Calzone, Alessandro Gassmann, Mariano Rigillo, Renato Carpentieri
scenografia Barbara Ciardo, Annarita Calligaris, Antonia Emanuela Angrisani
animazione Laura Sammati, Ivana Verze, Danilo Florio
3D – CGI Corrado Piscitelli, Davide Maimone, Mattia Florio, Italo Scialdone
musica Antonio Fresa, Luigi Scialdone
Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone - Gatta Cenerentola
Sinossi
Cenerentola è cresciuta all’interno della Megaride, un’enorme nave ferma nel porto di Napoli da più di 15 anni. Suo padre, ricco armatore della nave e scienziato, è morto portando con sé nella tomba i segreti tecnologici della nave e il sogno di una rinascita del porto. La piccola vive da allora all’ombra della temibile matrigna e delle sue perfide sei figlie. La città versa ora nel degrado e affida le sue residue speranze a Salvatore Lo Giusto, detto ‘o Re, un ambizioso trafficante di droga che, d’accordo con la matrigna, sfrutta l’eredità dell’ignara Cenerentola per fare del porto di Napoli una capitale del riciclaggio. La nave, infestata dai fantasmi-ologrammi di una tecnologia e di una storia dimenticate, sarà il teatro dell’intera vicenda e metterà in scena lo scontro epocale tra la miseria delle ambizioni del presente e la nobiltà degli ideali del passato. Il futuro della piccola Cenerentola e della povera città di Napoli sono legati a uno stesso, sottilissimo, filo.
Commento dei registi
Un ritorno al futuro. Questo ci proponiamo di offrire allo spettatore con il secondo film di animazione realizzato dal team de L’Arte della Felicità. Per farlo abbiamo deciso di ripartire dalla nostra città: Napoli. Ma questa volta il teatro della vicenda è un’avveniristica, mastodontica nave ancorata nel porto. La storia è divisa in due atti: un’età della luce ed una della cenere. Passato e presente, favola e realtà, che grazie al prodigio di una tecnologia ormai in disuso, si trovano ad abitare lo stesso luogo. La nobiltà degli ideali del passato contro la miseria delle ambizioni del presente in una battaglia che deciderà il futuro del porto, della città e della nostra Cenerentola.