I filmati di Nazira Karimi raccontano storie di donne ed esplorano l’identità, la memoria e la riappropriazione del territorio centroasiatico colpito dalla colonizzazione sovietica. Il filmato Hafta (che in tagico significa “sette” e “una settimana”), del 2024, è un’opera video in sette parti che racconta gli antenati dell’artista. Secondo la tradizione dell’Asia centrale chiamata Jety-Ata (“sette nonni” in kazako), bisogna conoscere i nomi di sette nonni di sangue diretti. Karimi invece immagina e racconta le storie di sette donne della propria linea materna, che rappresentano le generazioni che hanno vissuto i terribili episodi storici dell’Asia centrale. Per realizzare questo filmato, Karimi ha percorso un lungo viaggio dal Kazakistan al Tagikistan e ritorno, insieme alla madre Mariam. Hanno ripetuto il percorso della loro famiglia, rappresentato in Hafta, dallo sfollamento e dalla migrazione lungo il Mare d’Aral e il Syr Darya fino al loro recente rimpatrio. Nelle acque che si ritirano e nei paesaggi che si disseccano, Karimi ritrova il dolore e il lutto di tutte le perdite subite dalla regione.
L’opera di Nazira Karimi è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Dana Iskakova