Samia Halaby, nata a Gerusalemme e attualmente residente a New York, è una pittrice astratta, un’accademica ed ex docente. Il dipinto Black is Beautiful (1969) fa parte di un corpus di opere realizzate per esplorare i limiti del vedere gli oggetti così come sono, un’abitudine, secondo l’artista, autoritariamente trasmessa dal mondo accademico. In questo dipinto, Halaby esplora la prospettiva, incoraggiando l’osservatore a esaminare i bordi arrotondati. Il dipinto porta l’occhio a considerare i profili stondati della forma a croce. Quando questo si posa sul bordo liminare della curva, è invitato a soffermarsi: lo sguardo è trattenuto da punti specifici della tela. L’esplorazione della forma, della sagoma e della qualità sfumata dei bordi è intellettualmente motivata, dando vita a un dipinto astratto che aderisce all’indagine condotta dall’artista sugli elementi formali e concettuali dell’arte astratta.
L’opera di Samia Halaby è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Heba Elkayal