Albania

Nel progetto espositivo la pittrice Iva Lulashi evoca la “teoria del bicchiere d’acqua”, risalente al periodo prerivoluzionario russo e legata alla pensatrice femminista Aleksandra Kollontaj (1872-1952). La teoria si basa sull’idea di una rivoluzione sessuale, in cui gli impulsi sono percepiti come una necessità da soddisfare con la spensieratezza con cui si beve un bicchiere d’acqua. Amore, sesso e desiderio possono dare un senso oppure rovinare le nostre vite. Il lavoro di Iva Lulashi ruota proprio attorno a questi soggetti universali eternamente rivoluzionari, in grado di trascendere le differenze e di superare i confini, non solo geografici. Le immagini dei suoi dipinti sono tratte da fotogrammi di film e video, suggeriscono situazioni legate all’atto erotico e sono popolate soprattutto da corpi femminili. Il suo stile mescola la tradizione pittorica albanese al percorso italiano e veneziano. Gli spazi del padiglione sono realizzati seguendo la pianta stilizzata e semplificata della casa/ studio dell’artista; i visitatori possono ammirare le opere negli spazi in cui nascono e vivono, tra intimità, voyeurismo e critica istituzionale. Nata in Albania, Iva Lulashi si è formata come pittrice a Venezia frequentando la locale Accademia di Belle Arti.