Italia (1950) / 107’
lingua Italiano
cast Raf Vallone
, Lucia Bosè
, Folco Lulli, Maria Grazia Francia, Dante Maggio, Michele Riccardini, Vincenzo Talarico, Piero Tordi, Attilio Torelli
sceneggiatura Libero De Libero
, Carlo Lizzani,
Giuseppe De Santis, Gianni Puccini
fotografia Piero Portalupi
montaggio Gabriele Varriale
scenografia Carlo Egidi
costumi Anna Gobbi
musica Goffredo Petrassi
suono Giovanni Rossi, Venanzio Biraschi
restauro a cura di CSC-Cineteca Nazionale
in collaborazione con CristaldiFilm di Zeudi Araya e Massimo Cristaldi
laboratorio Fotocinema
, Laboratorio CSC-
Cineteca Nazionale
Giuseppe De Santis - Non c'è pace tra gli ulivi
SINOSSI
Il pastore Francesco Dominici, tornato dalla guerra, cerca invano lavoro nella sua terra segnata dagli eventi bellici. Una notte, per vendicarsi di un furto di pecore subito dalla sua famiglia e perpetrato dal losco Agostino Bonfiglio, arricchitosi con la borsa nera e l’usura, va a riprendersi le sue pecore con l’aiuto della sua innamorata Lucia e della sorella Maria Grazia, ma viene denunciato e arrestato.
COMMENTO DEL REGISTA
Il bello è che, tutto sommato, questo mio film Non c’è pace tra gli ulivi ha press’a poco la stessa morale dei film western americani, dove il cowboy è costretto ogni volta a farsi giustizia da solo contro il prepotente, mettendosi – per raggiungere lo scopo, cui partecipa tutto il pubblico – anche contro la legge, che alla fine tuttavia lo assolve. Quasi sempre, infatti, lo sceriffo arriva due minuti dopo, vede il risultato dell’azione, dà una pacca amorevole e paterna sulle spalle dell’onesto cowboy, lo aiuta, gli offre buoni consigli e, se addirittura non dice “bravo” e “viva” con la bocca, parlano però i suoi occhi affettuosi.
Non c’è pace tra gli ulivi. Un neorealismo postmoderno, a cura di Vito Zagarrio, Roma, Scuola Nazionale di Cinema, 2002.