Installazione sonora: | CROON HARVEST (1490-1562) - prima assoluta |
---|---|
Anno / durata: | 2021, 90’ |
Produzione: | CIMM, Centro Informatica Musicale e Multimediale della Biennale di Venezia |
Biennale College Musica - Jack Sheen
Descrizione
Croon harvest (1490-1562) si basa sulla potenzialità della voce di creare un senso di straordinaria intimità nella sua forma più sommessa e meno esteriorizzata: una forma entro la quale piccoli difetti, granulosità e imperfezioni fanno da ornamento al suono risultante.
L’opera è composta da frammenti di musica di Adrian Willaert, decostruiti, sfocati e piegati fino a deformarsi, interpretati dai Neue Vocalsolisten in modo più simile a un borbottio o a un mormorio che a un canto ben proiettato. Tali materiali sono accostati a registrazioni effettuate in ampi spazi vuoti nelle vicinanze di Venezia e a suoni vocali che fanno eco a questi riverberi architettonici, circolando l’uno attorno all’altro e incontrandosi solo in alcuni momenti fugaci.
In un certo senso, come installazione, Croon harvest (1490-1562) costruisce un ecosistema a partire da rovine infestate da fantasmi: i detriti semidimenticati e deformati della scuola corale veneziana; i tentativi fallimentari di registrare il suono di aree vuote o abbandonate della città. È un ecosistema che affonda le sue radici nei segni dell’inevitabile declino del nostro ambiente qui a Venezia.
In un altro senso, tuttavia, il brano invita ad una celebrazione dell’intimità, ponendo in dialogo tenui lamenti vocali con un silenzio pressoché totale per creare una delicata tappezzeria di attività rituale, lievi borbottii e rumore bianco.