Italia / 62’
lingua Italiano
con don Lorenzo Milani, Adele Corradi, Beniamino Deidda, don Luigi Ciotti, i ragazzi di Barbiana
sceneggiatura Alessandro G.A. D’Alessandro, Angelo D’Alessandro
fotografia Ugo Lo Pinto
montaggio Roberto Di Tanna
musica Fabrizio Mancinelli
Alessandro G.A. D’Alessandro - Barbiana ’65. La lezione di Don Milani
SINOSSI
Barbiana, dicembre 1965. Il regista Angelo D’Alessandro era salito nel Mugello da don Milani per un’inchiesta sull’obiezione di coscienza. L’incontro con don Lorenzo e i ragazzi della Scuola di Barbiana cambierà i suoi obiettivi. Angelo D’Alessandro raccoglie una testimonianza unica, condivisa dallo stesso don Lorenzo che narra, che parla, che spiega. Barbiana ’65 la lezione di don Milani nasce dal recupero di quel materiale di D’Alessandro, l’unico a cui don Milani concesse di effettuare delle riprese della vita nella quotidiana della sua scuola: la scrittura collettiva, la lettura dei giornali, i ragazzi più grandi che insegnano a quelli più piccoli. Le testimonianze di oggi di Adele Corradi, Beniamino Deidda e don Luigi Ciotti su scuola, Costituzione e Vangelo, i tre pilastri fondanti il pensiero milaniano, compongono un racconto che trova il suo culmine nella lettura che don Lorenzo fa davanti alla macchina da presa della sua Lettera ai giudici, il testo scritto per difendersi dalle accuse di apologia di reato nel processo che lo attende a Roma.
COMMENTO DEL REGISTA
Dopo la scomparsa di mio padre ho cominciato a mettere ordine nel suo archivio e ho ritrovato la pellicola girata a Barbiana nel ’65. La visione del materiale e l’ascolto delle registrazioni mi hanno spinto a recuperare quell’esperienza. A poco a poco l’approfondimento è diventato un impegno cui non potevo derogare oltre, perché è don Milani in persona, con la sua voce, che parla al cuore e alla coscienza di ciascuno, per far diventare i suoi allievi dei cittadini veri, uomini capaci di ragionare con la propria testa. Era importante per me preservare quella testimonianza per rispetto delle intenzioni con cui era stata concepita da mio padre in accordo con don Lorenzo e con i suoi ragazzi.