La Biennale di Venezia ha attribuito il Leone d’Oro alla carriera al coreografo e danzatore, pittore, scultore, disegnatore giapponese Saburo Teshigawara.
“Coraggioso, straordinario, sensibile ed elettrizzante, Saburo Teshigawara ha ispirato, sfidato e galvanizzato molte generazioni di artisti”, scrive Wayne McGregor, motivando il premio. E continua: “La precisissima sensibilità scultorea di Teshigawara, il suo potente senso della forma coreografica e il suo personalissimo linguaggio concorrono a creare un mondo esclusivamente suo. La sua pratica abbraccia una vasta gamma di discipline, dal teatro alle arti visive dal film/video fino alla progettazione di scenografie, luci e costumi per tutti i suoi spettacoli.
È la sua capacità di costruire interi ecosistemi artistici insieme al suo inesauribile coraggio a disimparare che ne fanno un unicum rispetto ad altri artisti. Teshigawara coglie il potere di un corpo in flusso costante ed è determinato a espandere il potenziale della coreografia oltre i limiti tradizionali. Il suo spirito pionieristico, la sua immensa tecnica e la sua padronanza di mezzi danno luogo a lavori che oltrepassano i confini scivolando attraverso i generi”.
Con una formazione nel balletto classico e nella arti plastiche, Saburo Teshigawara è una presenza radicale nel contesto europeo fin dal suo primo apparire, nel 1986, ai Rencontres Chorégraphiques Internationales de Bagnolet. Quattro anni dopo con Karas (compagnia che fonda insieme a Kei Miyata), il suo nome farà il giro del mondo, conteso dalle grandi compagnie classico-moderne e dalle maggiori istituzioni della danza, raccogliendo premi e onorificenze, fra cui un Bessie Award (The New York Dance and Performance Awards) nel 2007.