Formazione di rilievo internazionale, il Quartetto Prometeo, un quartetto d’eccellenza con una qualità interpretativa riconoscibile, premiato con il Leone d’Argento nel 2012, ha appena inserito nel suo organico Danusha Waskiewicz, prima viola dei Berliner Philarmoniker. Alla Biennale Musica 2019 il quartetto presenta, insieme alla pianista Mariangela Vacatello, un trittico composto da Marco Momi, Georges Aperghis e Alessandro Solbiati.
Marco Momi ha scritto Unrisen per Smart Instruments, strumenti ai quali si applica una tecnologia capace di trasformarli in altoparlanti: i suoni di sintesi sono emessi dagli strumenti stessi in una reale fusione dell’artificiale con l’umano che interroga la materia indipendentemente dal valore tecnologico o linguistico che la compone o la denota.
In Dans le mur Georges Aperghis assembla una decina di sequenze elettroniche di frammenti della letteratura pianistica dell’Ottocento: ciascuna di esse è come la superficie di un muro nei confronti del quale l’interprete reagisce, al pari di un writer urbano, secondo diverse modalità, mentre in Scherzo si ritrova la sua più tipica e ironica drammaturgia strumentale.
Nel Quarto Quartetto Alessandro Solbiati dà vita a un’unica, ampia curva formale in cui tutto è progressiva trasformazione, quasi “biologica”, di quattro semplici elementi iniziali: “al gioco di trasformazione, dell’emergere, del dissolversi e dell’intersecarsi delle figure si accompagna un secondo fil rouge, un gioco della memoria, un intreccio per il quale gli elementi vengono a volte preannunciati e a volte fatti brevemente ritornare”.