Anno/Durata: | 2023, 80’ (prima assoluta) |
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Coreografia e direzione artistica: | Andrea Peña |
Danzatori: | Nicholas Bellefleur, Jean-Benoît Labrecque, Chi Long, Jontae McCrory, Erin O'Loughlin, Charlie Prince, Francois Richard, Frédérique Rodier, Jo Laïny Trozzo-Mounet |
Luci: | Hugo Dalphond |
Sound design: | Debbie Doe |
Drammaturgia: | Angelique Wilkie |
Consulenza artistica: | Helen Simard |
Costumi: | Jonathan Saucier e Polina Boltova |
Scenografia: | Jonathan Saucier |
Direzione di scena: | Conrad St-Gelais |
Visuals: | Bobby Leon, Felix Godbout Delavaud, Antoine Ryan & Kevin Calero, Andrea Peña |
Co-produzione: | La Biennale di Venezia, Agora de la danse, Danse Danse, Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo |
Developing agent: | Mickaël Spinnhirny - Agence Mickaël Spinnhirny |
Con il supporto di: | La Biennale di Venezia, Agora de la danse, Conseil des arts du Canada, Conseil des arts et des lettres du Québec, Danse Danse, Maison de la culture Notre-Dame-de-Grâce, Conseil des arts de Montréal |
Nota: | vincitrice del bando Biennale Danza 2023 per una nuova creazione coreografica internazionale |
Andrea Peña & Artists - BOGOTÁ
BOGOTÁ by Andrea Peña & Artists
Descrizione
Dalla terra del realismo magico arriva Andrea Peña con uno spettacolo che fin dal titolo, BOGOTÁ, con cui ha vinto il bando internazionale della Biennale Danza per una nuova coreografia, evoca le sue origini latino-americane, quella capacità unica di assimilare il simbolico al reale, il mondo dei morti a quello dei vivi, il sacro al profano, in un sincretismo espressivo che tiene insieme gli opposti.
Classe 1990, la coreografa e designer colombiana oggi residente a Montréal, con BOGOTÁ esplora morte e resurrezione attraverso la storia - che è storia di una colonizzazione, l’innestarsi della cultura barocca europea sull’immaginario autoctono; attraverso il paesaggio – che dopo i molti sconvolgimenti si modella nell’ambiente post-industriale; e attraverso il corpo in tutte le sue dimensioni, documento vivente in cui si inscrivono conflitti e trasformazioni del nostro tempo. Un’esplorazione che affonda nelle sue radici per scomporle e ricomporle assieme agli artisti della sua giovane compagnia multidisciplinare, la AP&A (Andrea Peña & Artists), fondata nel 2014. Spiega la coreografa, già danzatrice per Ballet BC e Ballet Jazz De Montréal: “Morte e resurrezione sono esplorate attraverso la mia eredità colombiana, colorata dalle sfumature storiche di questo paese colonizzato, come fonte di resilienza che viene decostruita da una lente queer, post-industriale e post-umana”.
Coprodotto dalla Biennale di Venezia con Danse Danse, l’Agora de la danse e il Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo, BOGOTÁ è il secondo lavoro su larga scala creato da Andrea Peña con e per la sua compagnia, coinvolgendo i danzatori François Richard, Jean-Benoit Lebrecque, Frederique Rodier, Erin O’Loughlin, Charlie Prince, Nicolas Bellefleur, Jontae McCrory, Chi Long, Jo Laïny Trozzo-Mounet; lo scenografo Jonathan Saucier; la ricercatrice Helen Simard; la costumista Polina Boltova. Per la parte visiva Andrea Peña collabora con i registi Bobby Leon e Kevin Calero e con la fotografa Lian Benoit. Completa il cast Debbie Doe, che realizza le musiche ricorrendo a sonorità elettroniche. “Una proposta radicale e innovativa” BOGOTÁ, nelle parole di Wayne McGregor, “convince per il suo approccio coraggioso e crudo nell’esplorare un nuovo tipo di movimento sviluppando forme ibride”.