È questo il terzo anno del mandato di Wayne McGregor come Direttore Artistico del progetto del Festival Internazionale di Danza Contemporanea. La prima edizione nel 2021 aveva come titolo First Sense, con un forte accento sul contatto fisico in un tempo ancora dominato dalla pandemia che costringeva tutti alla distanza; nel 2022 Boundary-less voleva esprimere un mondo senza separazioni dove anche i corpi si possono (nuovamente) fondere. Quest’anno Altered States ci ricorda come i movimenti, ma anche le emozioni e i sentimenti, siano effetto delle migliaia di flussi prodotti dalla nostra chimica interiore; da qui la definizione di “alchimisti del movimento” attribuita agli artisti di questa diciassettesima edizione della Biennale Danza.
La vena di ricercatore instancabile del Direttore Artistico Wayne McGregor è una virtù indispensabile per dare alle arti dal vivo (Danza, Musica e Teatro) quella potenza che coinvolge in una chimica comune spettatori e artisti annullando la distanza fra platea e palcoscenico. Questo spirito di ricerca è incarnato al massimo livello dal Leone d’Oro alla carriera attribuito a Simone Forti, la cui ricchezza e varietà creativa sono celebrate anche da una mostra realizzata in collaborazione con il Museo d’Arte Contemporanea di Los Angeles (MOCA) e dal lavoro fatto da Sarah Swenson che ha riallestito le Dance Constructions con i giovani partecipanti alla Biennale College Danza.
Il ritorno a Venezia di Oona Doherty, Leone d’Argento nel 2021, suggella il patto fra La Biennale di Venezia e gli artisti cui viene attribuito questo premio affinché continuino a farci dono della loro arte. Sono sicuro che accadrà lo stesso anche per Tao Ye e Duan Ni di TAO Dance Theater, che siamo lieti di accogliere come Leoni d’Argento 2023.
La dedizione e l’entusiasmo di Wayne McGregor nel rendere sempre più ricca, emozionante e prolifica nei risultati l’attività del College, hanno trovato negli anni passati riscontri straordinari. E sono certo che questa magia si riprodurrà anche in questa edizione del Festival.
Per tutte queste ragioni La Biennale ha deciso di dare da quest’anno più risorse ai festival che rappresentano queste arti, consentendo un maggiore investimento in produzioni e co-produzioni e offrendo più repliche in più giorni di programmazione al fine di raggiungere un pubblico sempre più vasto.
Rinnovo la mia gratitudine a Wayne McGregor per aver saputo interpretare lo spirito che La Biennale vuole infondere alle proprie manifestazioni e festival, che pur mantenendo la capacità di mostrare quanto di meglio le arti contemporanee abbiano da offrire, intende inoltre celebrare quanto è stato seminato nel corso del tempo, rivitalizzandolo anche attraverso la trasmissione di conoscenza ai giovani talenti all’inizio della loro carriera, che da tutto il mondo si incontrano nell’irripetibile esperienza della Biennale College.
Per il loro fondamentale sostegno, il ringraziamento va al Ministero della Cultura e alla Regione del Veneto, alle Istituzioni del territorio che in vario modo sostengono La Biennale, alla Città di Venezia, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, la Marina Militare.
Si ringrazia Bottega Veneta, Main Sponsor della Biennale Danza 2023, la Rai, Media Partner della Biennale di Venezia, Venezia Unica e NOWNESS & AnOther Magazine.