Biennale College Teatro 2024
Performance Site-Specific
La Biennale Teatro intende promuovere anche nel 2024 il bando per Performance Site-Specific Under 40, nell’intento di dare voce e visibilità a chi opera nel panorama teatrale, tenendo fede alla propria missione formativa.
Si tratta di un bando per un lavoro performativo inedito in esterni, in “campi” veneziani - luoghi della vita quotidiana lagunare - che saranno individuati dalla direzione artistica.
In questa necessità di costruire un gesto performativo nei perimetri sociali del quotidiano, il fatto teatrale andrà a collocarsi negli spazi vitali, rilanciando il senso di collettività che l’arte deve saper portare ai suoi cittadini.
Constatato il grande interesse che oggi suscita l’autorialità performativa nel resto del mondo, così profondamente connessa con le Arti Visive, quelle della Musica e della Danza, La Biennale di Venezia ritiene importante e necessario invitare artisti/e internazionali a confrontarsi con una scrittura scenica, come quella performativa in site-specific, in grado di raccontare le istanze del Contemporaneo.
Il bando è rivolto a performer italiani/e e stranieri/e maggiorenni under 40. Coloro che intendono partecipare non devono aver compiuto i 41 anni di età alla data di scadenza del bando (9 gennaio 2024). Il Bando si rivolge a performer che propongano una propria creazione (in qualunque lingua/o in assenza di lingua) che non abbia mai debuttato né in forma di studio né in forma completa. Non è possibile candidarsi con un progetto già presentato nelle precedenti edizioni del bando.
Il tema, in linea con il concept della Biennale Teatro 2024, sarà il BIANCO/NERO inteso come:
Niger et Albus è il labirinto, un tracciato inestricabile che ci accompagna lungo il corso del tempo a disposizione. La capacità di rintracciare un sentiero seguendo il proprio istinto senza affidarsi al senso comune, per evitare di ritrovarsi, poi alla fine, allo stesso punto di partenza. Stanchi, sordi, sazi di cibo scadente, senza sapere perché - e cosa - cercassimo.
Niger et Albus è lo sforzo dello strappo, la rivoluzione, la schiena dritta dinamitarda contro il deserto culturale accondiscendente. Bianco, nero, direzioni precise, senza esitazioni, senza ripensamenti. Labirinto come purificazione, Niger et Albus è la bussola espressiva per recuperare il sorgere di un globo infuocato, mai tiepido; un contrasto, una dualità che stravolge smantellando i falsi idoli.
Il numero di persone coinvolte nel progetto (personale artistico e tecnico) può variare da 1 a un massimo di 4.
La performance deve essere adatta e ideata per un orario diurno in un ambiente esterno, “campo”, frequentato sia da spettatori volontari che da passanti occasionali, e può prevedere solo l’utilizzo di tecnica audio, costumi, e piccola attrezzeria, è escluso l’impiego di proiezioni video.