La Giuria internazionale della Biennale Arte 2024
La Giuria, presieduta da Julia Bryan-Wilson, ha assegnato i premi ufficiali. La cerimonia di premiazione si è svolta a Venezia sabato 20 aprile 2024.
La giuria internazionale
La Giuria della 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia è composta da Julia Bryan-Wilson (presidente), curatrice americana e professoressa alla Columbia University; Alia Swastika, curatrice e scrittrice indonesiana; Chika Okeke-Agulu, curatore e critico d’arte nigeriano; Elena Crippa, curatrice italiana; María Inés Rodríguez, curatrice franco-colombiana.
La nomina della Giuria è stata deliberata dal Cda della Biennale di Venezia su proposta di Adriano Pedrosa, Curatore della 60. Esposizione intitolata Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, che si svolgerà a Venezia (Giardini e Arsenale) dal 20 aprile al 24 novembre 2024.
Julia Bryan-Wilson – presidente – è docente di arte contemporanea e studi LGBTQ+ alla Columbia University. Tra le sue curatele figurano Cecilia Vicuña: About to Happen (con Andrea Andersson) e Louise Nevelson: Persistence. È autrice di Art Workers: Radical Practice in the Vietnam War Era; Fray: Art and Textile Politics (vincitore dell'ASAP Book Prize, del Frank Jewett Mather Award e del Robert Motherwell Book Award); Louise Nevelson's Sculpture: Drag, Color, Join, Face. Bryan-Wilson è stata Guggenheim Fellow 2019.
Alia Swastika è curatrice, ricercatrice e scrittrice. Negli ultimi dieci anni ha esteso le sue ricerche e la sua pratica curatoriale alla questione e alle prospettive della decolonizzazione e del femminismo. Coinvolta in diversi progetti di decentralizzazione dell'arte, è direttrice della Biennale Jogja Foundation a Yogyakarta, in Indonesia, dove porta avanti ricerche sulle artiste indonesiane durante il Nuovo Ordine e su quelle politiche di genere del regime che hanno influenzato le pratiche artistiche in quel periodo. Fa parte del team curatoriale della Biennale di Sharjah 16 che si terrà nel 2025.
Chika Okeke-Agulu è Direttore del Corso di Studi Africani, Direttore dell'Africa World Initiative e Professore di Arte e Archeologia e di Studi Afroamericani all'Università di Princeton. È Slade Professor of Fine Art all’Università di Oxford (2023) e Fellow della British Academy. Scrive su Nka: Journal of Contemporary African Art ed è autore di El Anatsui. The Reinvention of Sculpture (2022). Okeke-Agulu fa parte del comitato consultivo dello Hyundai Tate Research Centre, Tate Modern.
Elena Crippa è una curatrice italiana che vive e lavora a Londra. Dal 2023 è Head of Exhibitions alla Whitechapel Gallery di Londra. È stata Senior Curator of Modern and Contemporary Art alla Tate Britain, dove ha curato mostre che esploravano le intersezioni transnazionali e transculturali, confrontandosi con l'arte da una prospettiva globale. Tra queste All Too Human (2018), Frank Bowling (2019), Paula Rego (2021) e la commissione Hew Lock: The Procession del 2022.
María Inés Rodríguez è una curatrice franco-colombiana, direttrice della Fondazione Walter Leblanc di Bruxelles e direttrice artistica di Tropical Papers. Impegnata nella promozione del dialogo tra la produzione artistica e i contesti storici, politici e sociali a livello locale e globale, è stata direttrice del CAPC Musée d'art Contemporain di Bordeaux, curatrice del MASP di San Paolo in Brasile, curatrice capo del MUAC di Città del Messico, del MUSAC in Spagna e curatrice ospite del Jeu de Paume di Parigi.
I premi ufficiali
La Giuria assegnerà i seguenti premi ufficiali:
- Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale
- Leone d’Oro per il miglior partecipante all’Esposizione Internazionale Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere
- Leone d’Argento per un promettente giovane partecipante all’Esposizione Internazionale Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere
La Giuria avrà anche la possibilità di assegnare:
- un massimo di una menzione speciale alle Partecipazioni Nazionali
- un massimo di due menzioni speciali ai partecipanti all’Esposizione Internazionale Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere
La cerimonia di premiazione si svolgerà a Venezia sabato 20 aprile 2024.
Biografie dei giurati
Julia Bryan-Wilson – presidente – è docente di arte contemporanea e studi LGBTQ+ alla Columbia University. Tra le sue curatele figurano Cecilia Vicuña: About to Happen (con Andrea Andersson) e Louise Nevelson: Persistence (Evento Collaterale della 59. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia). Storica e critica d'arte, è autrice di Art Workers: Radical Practice in the Vietnam War Era (University of California Press, 2009); Fray: Art and Textile Politics (University of Chicago Press, 2017, vincitore dell'ASAP Book Prize, del Frank Jewett Mather Award e del Robert Motherwell Book Award); Louise Nevelson's Sculpture: Drag, Color, Join, Face (Yale University Press, 2023). Bryan-Wilson è stata Guggenheim Fellow 2019. Oltre ai diversi riconoscimenti ottenuti per il suo insegnamento e la sua attività di tutoraggio, ha ricevuto sovvenzioni e borse di studio da istituzioni quali il National Endowment for the Humanities, Terra Foundation e l’Andy Warhol Foundation.
Alia Swastika è direttrice della Fondazione Biennale di Yogyakarta in Indonesia. Si è laureata presso il Dipartimento di Comunicazione dell'Università Gadjah Mada. Dal 2008 è curatrice e direttrice di programma presso la Ark Galerie di Jakarta/Yogyakarta. Oltre all'attività curatoriale pubblica articoli su giornali, riviste e libri nazionali e internazionali. Nel 2011 è stata curatrice della Biennale Jogja XI insieme a Suman Gopinath (India); nel 2012 è stata una delle co-curatrici della Biennale di Gwangju in Corea del Sud e di musei in Belgio e nei Paesi Bassi. Nel 2017 è stata tra i consulenti curatoriali per la mostra Contemporary Worlds: Indonesia alla National Gallery of Australia, Canberra. Ha fondato lo Study on Art Practices, che pubblica la rivista di arte contemporanea Skripta. Il suo libro "Artist Negotiation Practices" Women and Gender Politics of the New Order" è stato pubblicato con il sostegno alla ricerca della Ford Foundation nel 2019. Negli ultimi dieci anni si è occupata della questione e delle prospettive della decolonializzazione e del femminismo, partecipando a diversi progetti di decentralizzazione dell'arte, riscrivendo la storia dell'arte stessa e incoraggiando l'attivismo locale. Studia le artiste indonesiane durante il Nuovo Ordine in Indonesia e le politiche di genere del regime che hanno influenzato le pratiche degli artisti di quel periodo. Attualmente fa parte del team curatoriale della Biennale di Sharjah 16 nel 2025.
Chika Okeke-Agulu è Direttore del Corso di Studi Africani, Direttore dell'Africa World Initiative e Professore di Arte e Archeologia e di Studi Afroamericani all'Università di Princeton. È stato Slade Professor of Fine Art all’Università di Oxford (2022-23) ed è Fellow della British Academy. Scrive sulla rivista Nka: Journal of Contemporary African Art. Tra i suoi scritti recenti ricordiamo El Anatsui. The Reinvention of Sculpture (2022); African Artists: From 1882 to now (2021); Yusuf Grillo: Painting. Lagos. Life (2020); Obiora Udechukwu: Line, Image, Text (2016). Recentemente ha curato Samuel Fosso: Affirmative Acts (2022) e El Anatsui: Triumphant Scale (2019). Okeke-Agulu fa parte dei comitati consultivi dello Hyundai Tate Research Centre, della Tate Modern (Londra) e del Museum of West African Art (Benin City). Tra i suoi riconoscimenti figurano il Melville J. Herskovits Prize (African Studies Association, 2016) e il Frank Jewett Mather Award for Distinction in Art Criticism (College Art Association, 2016).
Elena Crippa è una curatrice italiana che vive e lavora a Londra. Dal 2023 è Head of Exhibitions alla Whitechapel Gallery di Londra. In qualità di Senior Curator of Modern and Contemporary Art alla Tate Britain ha realizzato mostre che esploravano le intersezioni transnazionali e transculturali dell'arte da una prospettiva globale, tra queste All Too Human (2018), Frank Bowling (2019), Kim Lim: Carving and Printing (2020-21), Paula Rego (2021) e la commissione Hew Lock: The Procession del 2022. È stata docente presso il Master of Research in Exhibition Studies presso la Central Saint Martins e ha condotto il suo dottorato di ricerca nell'ambito del progetto di ricerca ‘Art School Educated’ (Tate, 2009–13). Ha pubblicato libri e saggi sull'arte del dopoguerra e contemporanea. Una monografia su Sonia Boyce (Tate Publishing) e un saggio su Francis Newton Souza (HarperCollins Publishers India) sono di prossima pubblicazione.
María Inés Rodríguez è una curatrice franco-colombiana, attualmente direttrice della Fondazione Walter Leblanc di Bruxelles e direttrice artistica di Tropical Papers. Impegnata nella promozione del dialogo tra la produzione artistica e i contesti storici, politici e sociali a livello locale e globale, è stata direttrice del CAPC Musée d'art Contemporain di Bordeaux, curatrice del MASP di San Paolo in Brasile, curatrice capo del MUAC di Città del Messico, del MUSAC in Spagna e curatrice ospite del Jeu de Paume di Parigi. La sua esperienza curatoriale è caratterizzata da importanti retrospettive con Alejandro Jodorowsky, Beatriz González e Babette Mangolte, insieme a progetti site-specific con Danh Vo, Leonor Antunes, Rosa Barba e Teresa Margolles. Ha inoltre organizzato mostre personali con artisti quali Daniel Steegmann Mangrané, Sky Hopinka, Leticia Parente, Dominique González-Foerster, Ana Pi, Laure Prouvost, Yona Friedman, a testimonianza del suo impegno nel presentare artisti di diverse generazioni e provenienze.