Un ritorno all’immaginario e al fantastico
Il progetto del Padiglione Italia alla 57. Esposizione Internazionale d’Arte risponde pienamente al tema proposto da Christine Macel, curatrice di questa edizione, che ha definito Viva Arte Viva una Biennale con
gli artisti, degli artisti e per gli artisti. Puntando a focaliz- zare la nostra attenzione su di essi e sulla loro ricerca, la mostra “Il mondo magico” offre una possibile interpreta- zione della realtà.
Il titolo, concepito dalla curatrice Cecilia Alemani, rimanda dichiaratamente all’omonimo libro di Ernesto de Martino, pubblicato da Einaudi nel 1948. Come Il mondo magico propone un ritorno all’immaginario e al fantastico quali strumenti per abitare il mondo in tutta la sua ricchezza e molteplicità, allo stesso modo gli artisti voluti dalla curatrice – Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi
e Adelita Husni-Bey – svolgono la loro ricerca nella sfera del magico e dell’immaginazione, seppur giungendo a risul- tati artistici profondamente diversi sia nel contenuto sia nella forma.
La proposta, scelta dal ministro Dario Franceschini, si conferma ambiziosa, articolata e innovativa. Su indicazione della Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, il numero degli artisti è stato ridotto a tre ed è stato dato loro un anno di tempo per elaborare il progetto. Questi sono stati passaggi indispensabili per orga- nizzare la presenza dell’Italia secondo tempistiche e moda- lità corrette e rispettose del ruolo e del lavoro di tutti
e questo non può che contribuire in modo positivo alla definizione di un’identità nazionale nel contemporaneo
alla Biennale di Venezia, che da sempre costituisce un appuntamento di confronto imperdibile per il mondo della cultura globale.
Questi elementi hanno consentito ad Andreotta Calò, Cuoghi e Husni-Bey di produrre opere ambiziose e complesse, cimentandosi, nelle Tese delle Vergini, con uno spazio affascinante che genera continuamente sfide alle possibilità di allestimento.
È stato elaborato, infine, un programma collaterale ricco e variegato che prevede workshop rivolti agli allievi delle Accademie di Belle Arti italiane affinché, conoscendo gli artisti e i professionisti che hanno realizzato il Padiglione Italia, si rendano maggiormente consapevoli della comples- sità e varietà delle professioni legate al mondo dell’arte contemporanea come loro futuro ambito di lavoro.
Federica Galloni
Direttrice Generale DGAAP (Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e periferie urbane)