In Le chant de la matière di Laura Bianchini e Michelangelo Lupone sono presenti grandi tamburi aumentati fatti di membrane interattive e dal fusto di metallo in grado di far risuonare la voce segreta della materia come un’imponente sinfonia, proiettandone le affascinanti vibrazioni su uno schermo, complice il percussionista Philippe Spiesser.
Sulla scena quattro grandi tamburi con il fusto di metallo, sulla membrana di ogni tamburo le luci mettono in evidenza il disegno dei modi di vibrazione degli strumenti. L’intreccio dinamico delle linee, dei diametri e delle circonferenze è proiettato su uno schermo che riempie il fondale mostrando la varietà e il fascino della vibrazione della materia. L’emissione sonora è un contrappunto di ritmi, di altezze, di timbri sorprendenti che prendono vita dalle membrane interattive come da un’orchestra.
Feed-Drum® e SkinAct sono i nomi di questi strumenti aumentati in cui tecnologia acustica ed elettronica s’incontrano per realizzare nuove possibilità sonore e interpretative. Philippe Spiesser esplora le membrane, porta le vibrazioni della materia al loro limite e trasforma i suoni da impulsivi a risonanti, fino a un canto incrociato di voci che, con un flusso continuo, migra tra i diversi momenti espressivi delle opere di Laura Bianchini e Michelangelo Lupone.