Il titolo della Biennale Architettura 2021 fa perno sul punto interrogativo finale:
“How will we live together?”
Il programma di ricci/forte, cui ci riferiremo in seguito con il pronome LORO intendendoli come una sola identità, ci chiede di “porci, finalmente, domande necessarie: cosa ci accadrà? Come vediamo il nostro futuro? Cosa vogliamo e in che cosa ci stiamo trasformando?”
Sento la libertà, in questa dismessa paura, di farci domande precise, probabilmente finora viste come retoriche e oggi invece diventate normali, dopo l’anormalità dei troppi mesi vissuti così diversamente.
LORO non parlano mai dei Festival che faranno nell’arco del loro mandato. Si riferiscono sempre a un’edizione: 2021/2024. È molto di più che parlare di un progetto articolato in quattro anni. È un Festival che unito all’attività del College è stato pensato come indivisibile, un occhio che cambia i colori dell’iride ma rimane lo stesso a scrutare il palcoscenico e la platea, capaci forse, insieme, di dare risposte a quelle domande.
LORO hanno sposato l’idea del dialogo e dello scambio fra le arti della Biennale e assieme agli altri Direttori affermano di voler creare scambi reali tra le discipline.
LORO hanno arricchito il campo d’azione dell’attività del College (regia e drammaturgia), accogliendo performer italiani e stranieri Under 40, che con i loro interventi site specific, pensati per Venezia, saranno anche guide speciali per gli spettatori che arriveranno.
LORO organizzeranno Masterclass per approfondire e riflettere sui contenuti proposti dal Festival e da quanto emergerà dai College perché tutto divenga materia di ricerca, fonte di apprendimento, incontri capaci di spezzare i limiti temporali del Festival.
LORO hanno proposto, e il CdA della Biennale approvato, di premiare personalità diverse, entrambe straordinariamente rappresentative dell’immensa ricchezza dell’arte dal vivo: Krzysztof Warlikowski, Leone d’Oro alla carriera, e Kae Tempest, Leone d’Argento, a cui vanno la più grande ammirazione e le più sentite congratulazioni da parte di tutti noi.
Auguro a Stefano Ricci e Gianni Forte di poter realizzare il Festival nel modo più vicino ai loro desideri, consapevoli che La Biennale considera il loro lavoro una nuova tappa della sua storia e li accompagnerà con la ricchezza delle proprie professionalità.
Si ringrazia il Ministero della Cultura e la Regione del Veneto, le Istituzioni del territorio che in vario modo sostengono La Biennale, la Città di Venezia, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, la Marina Militare.
Si ringrazia Valentino, Main Sponsor della Biennale Teatro 2021 e Rai Cultura, Media Partner della Biennale di Venezia.