fbpx Biennale Arte 2022 | Ficre Ghebreyesus
La Biennale di Venezia

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Ficre Ghebreyesus

1962, Eritrea – 2012, USA


  • MAR - DOM
    23/04 > 25/09
    11.00 - 19.00

    VEN - SAB FINO AL 25/09
    11.00 - 20.00

    MAR - DOM
    27/09 > 27/11
    10.00 - 18.00
  • Arsenale
  • Ingresso con biglietto

Meditativi e al contempo esuberanti, gli aggraziati dipinti di Ficre Ghebreyesus catturano la complessità dell’infanzia dell’artista in Africa orientale e la sua vita nella diaspora, ritraendo paesaggi di un tempo e un luogo interrotti dal conflitto. Nato da una famiglia copta ad Asmara, capitale dell’Eritrea, all’inizio della difficile Guerra d’indipendenza del Paese dall’Etiopia durata trent’anni (1961–1991), Ghebreyesus lascia da adolescente la sua città natale come rifugiato e si stabilisce a New Haven, nel Connecticut. Lì, apre assieme ai fratelli un famoso ristorante di cucina dell’Africa orientale. Si dedica inoltre all’arte, iscrivendosi al Master of Fine Arts di Yale. Alla sua morte, nel 2012, la maggior parte dei suoi dipinti non è mai stata esposta pubblicamente. La grande opera senza telaio City with a River Running Through (2011) presenta un paesaggio urbano costruito in un patchwork colorato a scacchiera, con motivi e forme arancioni e color pesca che ricordano i tradizionali cesti e ricami eritrei, così come le case moderniste sparse in tutta Asmara. Nude with Bottle Tree (2011 ca.) mostra una figura accanto a un albero in un paesaggio densamente articolato: ricorda l’antica usanza congolese di abbinare contenitori dismessi ai rami degli alberi come mezzo per allontanare gli spiriti maligni. Sul lato destro della tela compare un’altra figura che regge degli strumenti musicali e che ricorda le sculture yoruba di cavalieri a cavallo. Insieme, si trovano a un bivio tra mondi.

Madeline Weisburg


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