Formatasi come pittrice, Thao Nguyen Phan realizza installazioni e video che intrecciano reale e immaginario mescolando mitologia e folclore a temi urgenti come l’amnesia storica, l’industrializzazione, la sicurezza alimentare e l’ambiente. I suoi progetti recenti hanno analizzato i cambiamenti sociali e ambientali occorsi lungo il fiume Mekong a causa del cambiamento climatico, del sovrasfruttamento delle risorse ittiche, della costruzione di dighe e del saccheggio subito dal patrimonio culturale in seguito al colonialismo. First Rain, Brise-Soleil (2021–in corso), tratta il tema dell’imperialismo statunitense nella regione e la guerra cambogiano-vietnamita del 1977–1991. Il film si apre con la storia di un artigiano khmer specializzato nella costruzione di brise-soleil, le strutture frangisole per ombreggiare e arieggiare gli ambienti che, in città come Ho Chi Minh (prima del 1976 chiamata Saigon), coniugano le tecniche tradizionali vietnamite di costruzione artigianale a un materiale come il calcestruzzo, associato al dominio statunitense. Nella seconda parte, il film è ambientato al tempo delle guerre feudali del XVIII secolo, incentrandosi sulla storia d’amore tra un guaritore vietnamita e una donna khmer che si dipana lungo il simbolismo del frutto durian, di cui il delta del Mekong è una delle principali aree di produzione. Opponendo la solitudine del contesto urbano di Saigon al paesaggio apparentemente lussureggiante del Mekong, Phan affronta il tema dell’amore romantico dal punto di vista di diverse donne, dando forma a una narrazione che si trasforma e fluisce come il fiume stesso.
Ian Wallace