Cresciuto sulla costa orientale della Nuova Zelanda, immerso nelle tradizioni delle case comuni decorate, l’arte e gli insegnamenti di Sandy Adsett si ritrovano nei marae, nelle chiese, nei musei e negli edifici governativi di tutto il Paese. Il dipinto Waipuna (1978), traducibile con “primavera”, appartiene a un periodo in cui Adsett ha creato le sue composizioni più elaborate di kōwhaiwhai, tipicamente su tavola quadrata. Qui la composizione spaziale si orienta intorno a un asse centrale e rompe la cornice dipinta per creare un senso di energia e la sensazione di correnti d’acqua. Per Adsett, la rottura del bordo è un dettaglio importante che concentra la nostra attenzione sul ruolo dello spazio negativo, cruciale per la comprensione del kōwhaiwhai. Le forme sontuose del disegno, che altrimenti potrebbero essere interpretate come astrazione geometrica, funzionano all’interno delle tradizioni genealogiche māori come registrazione della storia, del luogo e del whakapapa. È allo stesso tempo comunicazione visiva, conoscenza preziosa e abilità pittorica. La profonda comprensione del kōwhaiwhai da parte di Adsett è stata esplorata nello spazio architettonico delle case in cui si riunisce la comunità e sulle tavole dipinte; ha sviluppato questa forma d’arte nel tempo, grazie ai ruoli importanti assunti nel restauro e nella decorazione di tali spazi condivisi.
L’opera di Sandy Adsett è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Natasha Conland