Commissario: José Pliya
Curatore: Azu Henry Nwagbogu
Espositori: Chloé Quenum, Moufouli Bello, Ishola Akpo, Romuald Hazoumè
Sede: Arsenale
Benin (Repubblica del)
Everything Precious Is Fragile
album
Descrizione
Everything Precious Is Fragile scaturisce dalle tradizioni Gẹlẹdẹ degli yoruba che affrontano la fragilità del mondo contemporaneo segnato da sfide ecologiche, conflitti e disuguaglianze sociali. In collaborazione con la classe dirigente tradizionale del Benin, il team curatoriale ha definito il concetto del padiglione, accogliendo con rispetto la fragilità e la natura effimera dell’esistenza di esseri umani, piante e animali. La filosofia Gẹlẹdẹ svela dimensioni ecologiche, politiche, culturali e sociali celebrando la rinascita della saggezza indigena ed evidenziando il ruolo vitale delle donne. Gli artisti e le artiste Hazoumè, Quenum, Akpo e Bello incarnano questo ethos beninese, sostenendo la rigenerazione e il ritorno alla madre. L’eredità storica del Benin e la recente restituzione di manufatti culturali danno forma alla mostra.
Il padiglione immagina un futuro compassionevole e sfida le percezioni di fragilità e forza. Il padiglione dell’Arsenale presenta una biblioteca sull’eredità coloniale, la conoscenza indigena, la rappresentazione africana e la perdita della biodiversità. Propone domande urgenti sulla natura materiale e filosofica della fragilità: la fragilità è una forza o una debolezza?