Egitto

Wael Shawky opera trasversalmente tra cinema, scultura, performance e disegno per esaminare e sovvertire le consuete nozioni di identità nazionale e religiosa, ridefinendo i punti di vista dominanti sulla storia. La rigorosa opera di Shawky, radicata nel suo profondo rapporto con la storia e il patrimonio culturale del mondo arabo, parte dal presupposto che la storia è un archivio di scene rappresentate soggettivamente piuttosto che di fatti inconfutabili, che l’artista pone a base di ricostruzioni e interpretazioni accuratamente coreografate degli eventi accaduti. In Al Araba El Madfuna (2012) i bambini si recano a rendere omaggio a un’antica città archeologica, mentre in Cabaret Crusades (2013) gli scontri medievali tra musulmani e cristiani diventano una trilogia omerica raccontata da una prospettiva araba. Nel suo nuovo musical per il padiglione egiziano, Drama 1882, Shawky prende come punto di partenza l’anno 1882 e la memorabile rivolta di ʿUrābī avvenuta in Egitto (1879-1882) contro il dominio imperiale: l’epica messa in scena ricolloca la lente narrativa sulla drammatica sequenza di eventi che iniziò con una rissa in un caffè, esplose in una serie di disordini e culminò nel massiccio bombardamento di Alessandria a opera delle forze britanniche e con la storica battaglia di Tell al-Kebir.