Horacio Torres, figlio del pittore uruguaiano Joaquín Torres García, nasce nel 1924 a Livorno, in Italia. Dopo anni di viaggi, nel 1934 la famiglia lascia l’Europa per stabilirsi a Montevideo, in Uruguay. Grazie all’influenza del padre, Torres diventa rapidamente membro della Asociación de Arte Constructivo e dell’organizzazione Taller Torres García. All’inizio della propria carriera, Horacio Torres persegue in modo esemplare i principi della teoria artistica di Torres García (1944) attraverso l’uso di figure geometriche, colori primari e un immaginario culturalmente associato a un’innocenza infantile, che egli collega a complessi simboli regionali. Sebbene The White Ship (1950 circa) possa essere ritenuta parte della lenta transizione del suo interesse verso la figurazione, possiamo osservare che in questa rappresentazione narrativa di un soggetto in viaggio, facilmente associabile alla storia di migrazione della sua famiglia, le forme geometriche e le forti linee reticolari permangono come schema costruttivo di organizzazione all’interno del dipinto. In questo senso, l’opera non solo concretizza la teoria artistica del padre, ma segna anche un punto di partenza per il proprio studio delle connessioni tra repertori d’avanguardia e tradizioni simboliche latinoamericane.
L’opera di Horacio Torres è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Nicolas Cuello