Alessandra Ferrini è un’artista, ricercatrice ed educatrice italiana residente a Londra. Il suo lavoro si inserisce nel panorama metodologico postcoloniale, attingendo a pratiche storiografiche e archivistiche e ai Critical Whiteness Studies. Gaddafi in Rome: Anatomy of a Friendship (2024) fa parte di una ricerca condotta da Ferrini a partire dal 2017. Il titolo si riferisce al “trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra Italia e Libia”, firmato dagli allora capi di stato Muammar Gheddafi e Silvio Berlusconi nel 2008. Questi accordi sono stati ratificati durante la visita del leader libico a Roma nel 2009. In quell’occasione, l’uniforme di Gheddafi mostrava l’immagine di Omar al-Mukhtar, leader della resistenza anticolonialista. Partendo dall’iconicità di quell’incontro, il cortometraggio Anatomy of a Friendship analizza la relazione tra i due stati, scavando nelle radici dell’occupazione italiana tra il 1911 e il 1943, per arrivare ai recenti accordi bilaterali che hanno ridisegnato le politiche migratorie nel Mediterraneo. Il film è corredato dall’immagine molto discussa di Omar al-Mukhtar e da una linea temporale di accordi diplomatici. La serie intende sviscerare gli eventi storici e le dinamiche coloniali che hanno caratterizzato questa relazione controversa. Un intento non solo esplicitato nel titolo, ma richiamato anche nella configurazione dell’ambiente dell’installazione, che cita, nei tendaggi e nelle sedute, il primo teatro anatomico di Padova.
L’opera di Alessandra Ferrini è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Lorenzo Giusti