Beatriz Cortez è un’artista e studiosa cresciuta durante la guerra civile in El Salvador (1979-1992) e successivamente emigrata a Los Angeles. Uno degli obiettivi centrali del suo lavoro è rendere visibili molteplici temporalità all’interno del nostro spazio condiviso del presente. Stela XX (Absence) (2024), una scultura monolitica in acciaio, segue la migrazione di particelle della colossale eruzione Tierra Blanca Joven dell’Ilopango, avvenuta a metà del V secolo d.C. La roccia e il magma esplosi nella stratosfera oscurarono il sole e trasportati dalle correnti atmosferiche precipitarono su tutto il mondo, provocando un inverno prolungato che colpì l’antica civiltà maya e altri continenti. Le tracce del vulcano sono presenti sia vicino che lontano: la caldera, o profonda depressione terrestre, lasciata dal vulcano si è successivamente riempita d’acqua fino a diventare il lago Ilopango, mentre le particelle delle sue ceneri si trovano ancora nelle profondità del ghiaccio artico. Le linee sagomate di Stela XX si ispirano a fotografie e disegni di monoliti maya premoderni oggi conservati in collezioni museali, che furono deliberatamente infranti per estrarli dai loro siti sacri. La sua superficie ondulata in acciaio è saldata con glifi che tracciano questa perdita e rimarcano l’assenza.
L’opera di Beatriz Cortez è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Vic Brook