Teresa Margolles lavora con la presenza della morte, dentro e oltre i confini del Messico. Parte di un progetto di ricerca su lavoro e migrazione durato anni al confine tra Venezuela e Colombia, Tela Venezuelana (2019) mostra una sagoma umana impressa su un grande panno bianco. Il colore marrone della figura deriva dal sangue secco di un giovane venezuelano, ucciso presso il fiume Táchira a Cúcuta, sul lato colombiano del confine. Posizionando il panno sul corpo durante l’autopsia, Margolles ha fatto in modo che il sangue del viso, delle braccia, del torso e delle gambe dell’uomo lasciasse un segno duraturo, creando allo stesso tempo un ritratto irregolare e anonimo di un’ennesima vittima della migrazione forzata. La stoffa diventa un’indecifrabile mappa o documento con una forte presenza materiale. La quantità di sangue testimonia non solo la violenza inflitta al corpo, ma anche la brutalità subita da migliaia di migranti venezuelani durante il loro viaggio.
—Sebastián Eduardo