fbpx Biennale Arte 2024 | Violeta Quispe
La Biennale di Venezia

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Violeta Quispe

Lima, Perù, 1989
Vive a Lima


  • MAR - DOM
    20/04 > 30/09
    11.00 - 19.00

    VEN - SAB FINO AL 30/09
    11.00 - 20.00

    01/10 > 24/11
    10.00 - 18.00
  • Arsenale
  • Ingresso con biglietto

Violeta Quispe è un’artista e attivista legata alle tradizioni andine della cultura quechua della regione di Ayacucho, in Perù. Le lettere finali “e” e “x” nel nome Ekeke Sarhuinx sottolineano l’aspetto neutro rispetto al genere della figura di Sarhuina, che combina elementi maschili, come il poncho, il sigaro e i baffi, con gonne e sandali tipicamente femminili. Il megafono, la maschera antigas e il guantone da boxe con la frase “lotta costante” denotano il suo attivismo politico, mentre il pallone e la macchinina – giocattoli solitamente associati ai maschi – interrogano le convenzioni di genere. Allo stesso modo, bandiere, libri e slogan difendono la libertà sessuale e i diritti LGBTQIA+. Il “vino sangue di Cristo” è una critica al conservatorismo cristiano e la bibita “Hinca-Cola” denuncia l’imperialismo culturale. Quispe incorpora anche riferimenti alla cultura andina, come i colori al neon della street art Chicha, i diversi tipi di mais, la foglia di coca e gli strumenti musicali come il flauto di Pan. Nella parte inferiore sono raffigurate le divinità del sole e della luna, accompagnate dalla frase “Kuyaykusqay Kuyaykusqaymi”, che in quechua significa “l’amore è amore”.

L’opera di Violeta Quispe è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.

—Matheus de Andrade


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