Marina Núñez del Prado, celebrata tra i più famosi scultori dell’America del Sud del XX secolo, nel corso della propria carriera ha creato opere in stile indigenista e astratto con diversi medium artistici. Madona de Ternura (1946-1951), o Madonna della tenerezza, è una scultura in granito screziato che si colloca a metà strada nel percorso artistico di Núñez del Prado, tra le prime figure indigeniste in legno e pietra e le successive astrazioni organiche in metallo. È una coinvolgente immagine di madre e figlio che rappresenta la tenerezza indigena. La morbidezza dei due corpi avvolti come in un bozzolo all’interno della pietra – solo i tratti dei loro volti, l’uno accoccolato accanto all’altro, sono visibili all’interno dell’apertura – dimostra l’abilità dell’artista nel maneggiare il materiale. La scultura è monumentale ma intima, cattolica e aymara. Il materiale di cui è composta – pur trattandosi di un tipo di granito non originario né della Bolivia né del Perù – evoca la natura tellurica della mitologia e della cosmologia andina; tuttavia, con la scelta del soggetto religioso, Núñez del Prado ha creato un posto per sé e per le sue “figlie” aymara nella storia dell’arte.
—Lisa Trever