Il Settore Architettura è per la prima volta formalizzato come disciplina autonoma nel quadriennio di presidenza di Giuseppe Galasso (1979- 1982), che ne affida la direzione a Paolo Portoghesi: il nuovo direttore cura nel 1980 la prima Mostra Internazionale di Architettura dal titolo La presenza del passato.
Negli stessi anni nel settore Arti Visive si inaugura la prima edizione di ‘Aperto’, la nuova sezione di arte giovane della Biennale di Venezia curata da Achille Bonito Oliva e Harald Szeemann, che continuerà fino al 1993.
Gli anni Novanta sono segnati da cambiamenti epocali che stravolgono equilibri geopolitici globali: è il decennio che segue la caduta del muro di Berlino e la fine della Guerra Fredda, con la dissoluzione dell’opposizione dei grandi blocchi occidentale e sovietico, e l’emergere di una nuova Comunità Europea senza confini. Nel 1998 la Biennale passa da Ente Pubblico a Persona giuridica di diritto privato, cambiamento che conferisce maggior autonomia e flessibilità. Nello stesso anno Paolo Baratta viene nominato presidente e introduce aggiornamenti importanti: l’uso di nuovi spazi espositivi all’Arsenale; nuove aree e teatri dedicati alle attività di Danza, Musica e Teatro; un singolo curatore nominato dalla Biennale e responsabile per l’Esposizione Internazionale d’Arte; e un allargamento del numero degli stati partecipanti con i padiglioni nazionali che trovano collocazione nel centro storico di Venezia o sono accolti in nuove sedi all’Arsenale.