2016, 105’
regia di Julia Murat
Still Moving
Una giovane coppia si stabilisce in un vasto magazzino industriale abbandonato. Una striscia arancio, incollata al suolo, divide l’area in due parti uguali: a destra l’atelier di scultura di lui; a sinistra lo studio per la danza di lei.
Pendular avviene in questa collocazione, dove arte, performance e intimità si mescolano; mentre i personaggi poco alla volta perdono la capacità di distinguere tra i loro progetti artistici, il loro passato e la loro relazione romantica.
La prima ispirazione per il film è venuta dalla performance Rest Energy di Marina Abramovic e del suo partner Ulay nel 1980: “Una performance sulla completa e totale fiducia. Dove avrei anche potuto morire” disse Marina stessa.