Maria Vincenza Cabizza sviluppa il testo di The difference between being and staying, per ensemble vocale di cinque voci, come un collage casuale di ritagli di stampa su tutti quei popoli che lottano per la propria sopravvivenza. La frammentazione delle frasi, di cui si colgono solo parole isolate, intende provocare l’illusione di una comprensione sfuggevole e di una mutazione apparente di significato. Sul piano performativo, in primo piano il basso sovrasta scenicamente e musicalmente, mentre sullo sfondo le altre quattro voci intonano armonie su un testo in continuo movimento, che stravolge il senso dei messaggi espressi dal basso. Le quattro ombre prendono via via il sopravvento e il basso viene costretto a un graduale mutismo. Il suo flusso di parole si spegne in un puro movimento labiale come in un tentativo di comunicare un messaggio, che non gli appartiene più.