Anno: | 2023, prima assoluta |
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In collaborazione con: | Scuola di musica elettronica del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, Archivio Storico delle Arti Contemporanee – ASAC, www.venicesoundmap.eu - Fondazione Ugo e Olga Levi |
Commissione: | La Biennale di Venezia |
Produzione: | La Biennale di Venezia - CIMM, Centro di Informatica Musicale Multimediale |
In collaborazione con: | Settore Cultura, Teatro del Parco - Comune di Venezia |
Ringraziamenti: | gli studenti del Conservatorio “B. Marcello” di Venezia Davide Commone, Giuseppe De Benedittis, Leonardo Zoleo per l'ottimo lavoro di field recording; Riccardo Sellan per la spazializzazione audio dei quadri sonori “Venezia prima di Venezia..., Sei atti publici per tramutare la violenza in concordia, Peregrinazioni lagunari nel Sedicesimo secolo, Il cacciatore di trolley”; Fabrizia “Ippa” Zamarchi e la Canottieri Giudecca; Giacomo Catarin, responsabile del Centro tori Moruzzo (UD); la Pensione per cani e gatti del guado di Pozzuolo del Friuli (UD); Tom Walker, Living Theatre, New York, NY; Giorgio Adamo, per aver fornito la registrazione dei battipali per gentile concessione del Centro Studi Alan Lomax, Palermo, e dell'Association for Cultural Equity at Hunter College, New York, NY; Valter Colle (nota.it), per aver concesso l'utilizzo di alcuni frammenti di “Canzoni da battello” tratte dal doppio CD Cantar Venezia; l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia. |
Andrea Liberovici / Paolo Zavagna - Sounds of Venice number two
Descrizione
Sounds of Venice Number Two, un progetto che nasce da un'idea e da una domanda apparentemente folle: come possiamo spostare Venezia a Mestre? E, nel caso la Soprintendenza concedesse il permesso di trasportare anche un solo “oggetto” di questa città, che cosa sceglieremmo? I suoni di Venezia, unici come la città che li produce, sono gli oggetti con cui lavoreremo al fine di creare un’installazione acustica nel Piazzale Divisione Acqui.
I vari fixed media strutturati in quadri raccontano la storia e la contemporaneità di Venezia attraverso suoni rappresentativi della realtà e della memoria veneziani, non solo nella loro forma originale ma anche tramite elaborazioni, manipolazioni, composizioni elettroacustiche.
Il progetto attinge a registrazioni esistenti tra il Novecento e il Duemila, e per le epoche antecedenti abbiamo costruito oggetti sonori e soundscape ispirati a quadri, documenti, musiche scritte del grande patrimonio storico di Venezia.