Biennale Arte 2019: i premi ufficiali
Assegnati nel corso della cerimonia di premiazione e inaugurazione a Ca’ Giustinian, Venezia.
I premi ufficiali
La Giuria della 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, composta da Stephanie Rosenthal (Presidente di Giuria, Germania), Defne Ayas (Turchia/Olanda), Cristiana Collu (Italia), Sunjung Kim (Corea) e Hamza Walker (USA), ha deciso di attribuire così i premi ufficiali:
Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale:
LITUANIA
Sun & Sea (Marina)
Lina Lapelyte, Vaiva Grainyte e Rugile Barzdziukaite
Commissario: Rasa Antanavičıūte. Curatore: Lucia Pietroiusti.
Sede: Magazzino No. 42, Marina Militare, Arsenale di Venezia, Fondamenta Case Nuove 2738c
Una menzione speciale è stata attribuita alla Partecipazione Nazionale:
BELGIO
Mondo Cane
Jos de Gruyter & Harald Thys
Commissario: Fédération Wallonie-Bruxelles. Curatore: Anne-Claire Schmitz.
Sede: Giardini
Leone d’Oro per il miglior partecipante alla Mostra Internazionale May You Live In Interesting Times a:
Arthur Jafa
(n. 1960 Stati Uniti, vive e lavora a Los Angeles)
Leone d’Argento per un promettente giovane partecipante alla Mostra Internazionale May You Live In Interesting Times a:
Haris Epaminonda
(n. 1980 Repubblica di Cipro, vive e lavora a Berlino)
La Giuria ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali ai partecipanti:
Teresa Margolles
(n. 1963 Messico, vive e lavora a Città del Messico e Madrid)
e
Otobong Nkanga
(n. 1974 Nigeria, vive e lavora ad Anversa)
La cerimonia di premiazione della 58. Esposizione Internazionale d’Arte è avvenuta oggi 11 maggio 2019 a Ca’ Giustinian. Il Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, ha attribuito inoltre, su proposta del Curatore della 58. Esposizione Ralph Rugoff, il Leone d’Oro alla carriera a Jimmie Durham (USA).
Le motivazioni
I premi della Giuria internazionale sono assegnati con le seguenti motivazioni:
Leone d’Oro per la migliore Partecipazione Nazionale alla Lituania per l’approccio sperimentale del Padiglione e il suo modo inatteso di affrontare la rappresentazione nazionale. La giuria è rimasta colpita dall’originalità nell’uso dello spazio espositivo, che inscena un’opera brechtiana, e per l’impegno attivo del Padiglione nei confronti della città di Venezia e dei suoi abitanti. Sun & Sea (Marina) è una critica del tempo libero e della contemporaneità, cantata dalle voci di un gruppo di performer e volontari che impersonano la gente comune.
Menzione speciale come Partecipazione Nazionale al Belgio. Con il suo humor spietato, il Padiglione del Belgio offre una visione alternativa degli aspetti, spesso trascurati, dei rapporti sociali in Europa. L’inquietante rappresentazione di una serie di personaggi che hanno l’aspetto di fantocci meccanici ispirati a stereotipi di folklore fanno sì che il Padiglione agisca su vari registri creando due, se non più, realtà parallele.
Leone d’Oro per il miglior partecipante alla Mostra Internazionale May You Live In Interesting Times a: Arthur Jafa per il suo film del 2019 The White Album (sede: Padiglione Centrale, Giardini), che è in egual misura un saggio, una poesia e un ritratto. Jafa utilizza materiale originale e d’appropriazione per riflettere sul tema razziale. Oltre ad affrontare in modo critico un momento carico di violenza, nel ritrarre con tenerezza gli amici e i familiari dell’artista il film fa anche appello alla nostra capacità di amare.
Leone d’Argento per un promettente giovane partecipante alla Mostra Internazionale May You Live In Interesting Times a: Haris Epaminonda per le sue costellazioni che uniscono in un’attenta costruzione immagini, oggetti, testo, forme e colori, fatte di memorie frammentate, storie e connessioni frutto dell’immaginazione; per mostrarci che la dimensione storica e quella personale possono essere compresse in un intreccio di molteplici significati, potente e duttile al tempo stesso.
Due sono le menzioni speciali attribuite quest’anno agli artisti:
Teresa Margolles, per le sue opere acute e commoventi che trattano il dramma delle donne gravemente coinvolte dal narcotraffico nel suo Messico, creando potenti testimonianze che spostano strutture esistenti nel mondo reale alle sale espositive.
Otobong Nkanga, per la sua ricerca continua e carica di ispirazione attraverso i media nella politica della terra, del corpo e del tempo.