Le Giurie della sezione Orizzonti e del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”
La regista Isabel Coixet presidente della Giuria Orizzonti. Il regista Michelangelo Frammartino presidente della Giuria Opera Prima.
Le giurie internazionali
Sono state definite le composizioni delle Giurie internazionali Orizzonti e Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (31 agosto – 10 settembre 2022), diretta da Alberto Barbera.
Qui di seguito le personalità chiamate a far parte delle due Giurie internazionali.
Orizzonti
Isabel Coixet – presidente (Spagna), regista, sceneggiatrice e produttrice, ottiene il successo internazionale nel 2003 con il dramma La mia vita senza me. Due anni dopo il suo La vita segreta delle parole vince quattro premi Goya. Nel 2017, La casa dei libri viene candidato a cinque Goya dei quali vince il premio per il miglior film e per la migliore sceneggiatura non originale. Nel 2019 ha diretto la sua prima serie per la HBO, Foodie Love e nel 2020 dirige It Snows in Benidorm, prodotto da El Deseo.
Laura Bispuri (Italia), regista, vince il David di Donatello con il suo primo cortometraggio Passing Time. Il suo primo film, Vergine giurata, è presentato in Concorso alla Berlinale. Il secondo film, Figlia mia, è anch’esso in Concorso alla Berlinale. Il terzo lungometraggio, Il paradiso del pavone, viene presentato nella selezione Orizzonti della Mostra di Venezia.
Antonio Campos (USA), regista, sceneggiatore e produttore. Nel 2005 il suo corto Buy It Now ha vinto il primo premio della Cinéfondation di Cannes. Il suo primo lungometraggio, Afterschool, è stato presentato a Cannes nel 2008 in Un Certain Regard. Il suo ultimo film, Le strade del male, con Robert Pattinson e Tom Holland, è uscito su Netflix nel 2020. Più di recente, ha ideato, scritto e diretto la serie The Staircase per la HBO Max, con Colin Firth, Toni Collette e Juliette Binoche.
Sofia Djama (Algeria), regista e scrittrice, nata a Oran, si trasferisce ad Algeri per completare il corso di laurea in Letteratura iniziato a Bejaia. Mollement, un samedi matin, l’adattamento di uno dei suoi racconti brevi, è stato il suo primo cortometraggio. Ampiamente apprezzato, ha ricevuto due premi a Clermont Ferrand. Nel 2017 ha presentato a Venezia il suo primo lungometraggio, Les bienheureux, che ha vinto il Premio Orizzonti per la migliore interpretazione femminile a Lyna Khoudri.
Edouard Waintrop (Francia) critico e programmatore, ha lavorato per più di venticinque anni al quotidiano parigino “Libération”. Nel 2007 è stato nominato direttore artistico del Festival Internazionale di Friburgo in Svizzera e, nel 2011, della Quinzaine des Réalisateurs di Cannes rimanendo in carica per 7 anni.
La Giuria Orizzonti assegnerà – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior film, Premio Orizzonti per la migliore regia, Premio Speciale della Giuria Orizzonti, Premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile, Premio Orizzonti per la migliore interpretazione maschile, Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura, Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio.
Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”
Michelangelo Frammartino – presidente (Italia), regista. L'opera d'esordio è Il dono (2003), presentato al Festival di Locarno, seguito da Le quattro volte (2010), presentato alla Quinzaine des Réalisateurs a Cannes, dove ha vinto il premio Europa Cinemas Label. Nell‘aprile del 2013 presenta nel Dome del Moma PS1 di New York l’installazione video monocanale Alberi. Il buco è stato presentato in concorso a Venezia nel 2021, dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria.
Jan P. Matuszynski (Polonia), regista e sceneggiatore. Il suo documentario Deep Love si è aggiudicato il premio per il miglior documentario al Festival di Mosca e il premio Silver Horn al Festival di Cracovia nel 2014. L'anteprima del suo lungometraggio d'esordio, Ostatnia rodzina, si è tenuta a Locarno, aggiudicandosi il premio per il miglior attore. Il suo ultimo film, Leave no Traces, è stato presentato in concorso a Venezia nel 2021.
Ana Rocha de Sousa (Portogallo) regista, sceneggiatrice e artista, ha iniziato la sua carriera come attrice. Il suo film di debutto, Listen, è stato presentato in anteprima a Venezia nel 2020, vincendo il Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima e il Premio Speciale della Giuria Orizzonti, oltre a numerosi premi collaterali.
Tessa Thompson (Usa), attrice e produttrice. Recentemente ha interpretato il ruolo di Valchiria nel film Marvel Thor: Love and Thunder, uscito nelle sale nel luglio 2022. Ha avuto una nomination come miglior attrice protagonista ai BAFTA per il film Netflix Due donne – Passing di Rebecca Hall. Nel 2020 è stata protagonista del film Amazon Original acclamato dalla critica Sylvie's Love, dove ha ricoperto anche il ruolo di produttrice esecutiva. Attualmente il suo più recente film da attrice, Creed III, è in postproduzione, con un’uscita prevista per il 2023. La sua filmografia comprende inoltre Creed – Nato per combattere (2015) e Creed II (2018), nonché Selma – La strada della libertà (2014) e Dear White People (2014). Tessa Thompson è stata anche protagonista della quarta stagione della serie HBO Westworld. La sua casa di produzione Viva Maude è inoltre attiva nello sviluppo di diversi progetti, inclusi Secret Lives of Church Ladies, Luster e Who Fears Death.
Rosalie Varda (Francia), produttrice e costumista francese. Nel 2018 stata candidata a un Oscar come produttrice del film Visages villages. Ha curato i costumi dei film Passion (1982) di Jean-Luc Godard, Una camera in città (1982) di Jacques Demy e di Cento e una notte (1995) di Agnès Varda.
La Giuria del Premio Venezia Opera Prima assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele), il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore.