Lucy Tejada, una pioniera che ha contribuito a consolidare il modernismo in Colombia, è stata tra le prime donne a essere riconosciuta come artista professionista nel proprio Paese. Immagine senza tempo della fecondità agricola, El sembrador (1958) è realizzato in un periodo di successi professionali e riconoscimenti internazionali. Nel 1958 Tejada viene chiamata a rappresentare la Colombia alla Primera Bienal Interamericana de pintura y grabado di Città del Messico e alla Biennale di Venezia, oltre a tenere una personale presso la Biblioteca Luis Ángel Arango e una serie di incarichi pubblici. Per comunicare la fertilità della propria terra natale nonché la sua nascente modernità, l’artista rappresenta l’uomo e la terra in armonia attraverso un vocabolario modernista di forme geometrizzate. Con una tavolozza pallida, quasi traslucida, Tejada riduce il corpo al profilo smussato dei suoi contorni, ricordando così la sua formazione di incisora. Sfocando la figura con lo sfondo, composto da piani di colore vivido, Tejada si avvicina all’astrazione geometrica, ma mantiene il simbolismo narrativo: il paesaggio naturale è miniaturizzato nella forma del germoglio nutrito da mani umane.
—Lucia Neirotti