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La Biennale di Venezia

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Biennale Danza 2024

Cristina Caprioli  

Leone d’Oro alla carriera  
   

Cerimonia di consegna  

Domenica 21 luglio, ore 18.00
Ca’ Giustinian, Venezia

 

Cristina Caprioli  

La Biennale di Venezia ha attribuito il Leone d’Oro alla carriera alla danzatrice e coreografa Cristina Caprioli.

Danzatrice, coreografa, teorica sperimentale, accademica e curatrice, Cristina Caprioli si fa portatrice di un’idea di coreografia come “discorso critico in continuo movimento”, in cui l’atto creativo non è mai disgiunto dalla riflessione ed è, anzi, un pensiero che si interroga sul fare danza nel momento stesso in cui la danza si genera. Figura di primo piano della scena scandinava, la portata internazionale del pensiero di Cristina Caprioli e della sua opera, scrive Wayne McGregor nella motivazione, “ha silenziosamente e sostanzialmente influenzato più generazioni di coreografi durante i suoi tre decenni di ricerca critica sul corpo”. E prosegue: “A metà degli anni Novanta Caprioli ha fondato l’organizzazione indipendente ccap, con la quale ha prodotto un’ampia gamma di performance, installazioni, film, oggetti, pubblicazioni e altre “coreografie”, oltre a progetti di ricerca interdisciplinari a lungo termine. La coreografia di Caprioli è caratterizzata da precisione, complessità e forme nuove di virtuosismo fisico. Tutte le sue produzioni sfidano le regole e le economie di scambio del settore; le basi filosofiche del suo canone hanno bilanciato ricerca concettuale rigorosa ed esperienza concreta coinvolgente e altamente praticabile.  L’impegno di Caprioli per l’avanzamento e lo sviluppo della nostra forma d’arte è stato fonte di ispirazione per il settore e il suo approccio sotto traccia a tutto ciò che intraprende non fa che evidenziare la qualità eccezionale e l’integrità di un processo creativo a 360 gradi”.

Quest’anno al 18. Festival Internazionale di Danza Contemporanea Cristina Caprioli presenterà alcune delle sue ultime opere e una novità: Deadlock e flat haze rispettivamente al Teatro alle Tese e alle Sale d’Armi dell’Arsenale, visibili per tutto il periodo del Festival (18 luglio > 3 agosto); Silver a Forte Marghera, visibile nei fine settimana; The Bench, che Cristina Caprioli stessa, facendosi mentore d’eccezione, creerà per e con i danzatori e coreografi selezionati di Biennale College.

 

Discorso di premiazione

Quattro giorni dopo l’annuncio, camminando per strada, un fervore in tutto il mio corpo; Non ho bisogno di difendere il mio lavoro. L’adrenalina è durata un millisecondo, ma è stata bellissima e profondamente rassicurante. Così insolito che non riuscivo a dargli un senso. Poi ho fatto altri due passi e ho capito che tale comodità è incompatibile con il lavoro. Il lavoro è quello che deve essere, un ottovolante in dubbio senza un piano di riserva. Di conseguenza, il mio compito è quello di sostenere l’incertezza e mantenere viva una situazione di stallo. Urgenza, cura, incoscienza e meno ego appiccicoso possibile. Se non altro, questo premio mi ha ricordato il mio privilegio.

Chiaramente questo Leone conferma il mio privilegio, gli fa osare un nuovo ‘salto di fiducia / nel vuoto’. Ma nessun “salto” garantisce in alcun modo un atterraggio. Né può rivendicare nulla che il passo non abbia già guadagnato. Così, LEONE e tutto il resto, continuerò a lavorare sapendo che ogni mossa deve portare avanti le proprie prove, testimoniare e provare, spiegare, argomentare ed essere costantemente difesa. In modo che qualcosa (una danza?) possa mettersi in mostra senza dover indicare la propria giustificazione.

Oggi è una giornata straordinaria. Una giornata che condivido con tantissimi collaboratori. Ballerini, amministratori, tecnici, designer, compositori e tutto il resto. Ogni giorno sono benedetta dalla vostra fiducia, ogni giorno il lavoro prende vita grazie al vostro inestimabile contributo. E tutti i pensatori, poeti e scrittori, vivi e morti, colleghi ballerini per procura le cui parole continuano ad alimentare e sfidare ogni mia mossa. Grazie a tutti per avermi tenuto al sicuro. Un ringraziamento speciale va a te, Anna, per il tuo interesse per tutta la vita, il tuo sostegno eterno e il tuo lavoro instancabile. E a tutti i colleghi e il pubblico che investe il proprio tempo e la propria attenzione nella nostra danza. Sono stati decenni di unione. Sono qui oggi grazie a voi. Oggi vengo celebrata ma questo Leone appartiene a tutti noi.

E a una manciata di grandi registi che nel corso degli anni hanno avuto fiducia nei miei enigmi e portato avanti le mie misere ossa. Grazie, Jan, Ismael, Hannes, Efva e Virve! Tre volte mi hai portato in prima linea, tre volte mi sono inerpicata al tuo fianco. E ora Wayne! Come hai potuto? Capisci cosa hai fatto? Eminenza, Direttore Artistico Sir Wayne McGregor, che magnifico esemplare umano sei. Premuroso, attento, ben vestito, eloquente, veramente curioso, veramente premuroso. E audace. Ti sono grata oltre misura. E non dimentichiamo lo staff, il team, l’equipaggio DMT: tutti voi che garantite che la danza venga servita e protetta con gentilezza e efficacia. Lavorare con voi è un piacere, e un altro privilegio.

Sono onorata di questo premio. E davvero sorpresa. Mai in vita mia avrei immaginato di ricevere un simile riconoscimento. Io, così intrinsecamente marginale, assolutamente precaria. Deliberatamente estranea al valore di mercato, in nome della perseveranza sotto copertura, tutto il mio tempo lo dedicavo ad un oggetto difficile, coltivando un rapporto diretto con l’inafferrabile.

Mi inchino al Presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco e al Consiglio di Amministrazione della Biennale, il cui sostegno alla mia candidatura segna un salto radicale in un presente critico. Sono impressionata dal vostro rigore, per aver osato darmi fiducia. E prometto: avrò la massima cura di questo Leone e onorerò la vostra fiducia con la mia danza migliore.

Oggi è una giornata straordinaria.
Sono immensamente grata e profondamente commossa.

Note biografiche  

Cristina Caprioli (Brescia - Italia, 1953) è una danzatrice e coreografa italiana residente a Stoccolma. Tutti i suoi lavori esprimono un’urgenza critica di pensiero e azione attraverso la precisione del segno e la complessità della struttura. Dopo gli studi al Liceo artistico di Brescia, dal 1971 al 1974 frequenta l’Accademia del Balletto di Stoccolma. Dal 1975 al 1977 è a New York, dove prosegue la sua formazione al Merce Cunningham Studio, all’America Ballet School, con Viola Farber e lavora con Douglas Dunn. Tra il 1979 e il 1981 è di nuovo a New York, dove trova ispirazione nel lavoro di Jennifer Muller, Larry Rhodes, Maggie Black e Zena Romett. È in questo periodo che frequenta anche lezioni con Twyla Tharp. Dopo una carriera come danzatrice in Svizzera, Germania e New York, nel 1983 si stabilisce definitivamente a Stoccolma. Qui nel 1998 fonda la compagnia indipendente ccap, con cui realizza performance, coreografie, installazioni, film, oggetti, pubblicazioni e gestisce progetti di ricerca interdisciplinare a lungo termine.
Nel 2001 presenta Body, interrupted alla Tate Modern di Londra; nel 2008 Cicada al Jacobs Pillow (Usa) con i solisti del balletto dell’Opera di Stoccolma. Nel 2013 presenta trees al PS1 MoMA di New York e nel 2015 a Fabbrica Europa di Firenze. Nel 2022 presenta Once Over Time, una retrospettiva degli ultimi 20 anni di lavoro, commissionata da Tanz im August (Berlino), e presentata anche a Stoccolma e Umeå.
Nel 1997 è promotrice del festival/symposium Talking Dancing, nel 2000 del festival/laboratorio Movement is a Woman, nel 2012 del research/symposium Weaving Politics (Stoccolma). Nel 2014 presenta la conferenza Choreo-Drift a Berlino, poi a Copenhagen, Stoccolma, Tensta, New York e Filadelfia. Attiva anche come teorica e insegnante, dal 2008 al 2013 è Professore di coreografia alla Stockholm University of the Arts. Inoltre, nel 2014 insegna alla Harvard University di Boston; nel 2022 è nominata professore ospite Mercator alla Freie Universität di Berlino, e nel 2024 insegnerà alla Yale University New Haven. L’opera didattica e teorica di Caprioli è stata presentata a ImpulsTanz di Vienna, SEAD di Salisburgo, Schwere Reiter di Monaco, Skolen for Modern Dance di Copenhagen, Fabbrica Europa e Parc a Firenze, Ricerca X Torino.
Fra i premi e le onoreficenze ricevute ci sono Premio Cullberg (2008), Gannevik stipendium (2013), Royal Gold Medal Illis quorum meruere labores (2021), la più alta onorificenza svedese “per il suo contributo significativo come danzatrice e coreografa e per il suo eccezionale contributo nel campo della danza svedese e internazionale”.

 
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