Messico

Nel 2019 Erick Meyenberg, artista messicano di origini tedesche e libanesi, ha invitato a tavola la famiglia Doda, emigrata in Italia più di trent’anni prima dall’Albania. La famiglia si è integrata senza perdere né legami culturali né tradizioni, dando vita a una nuova identità: quella dello straniero, condizione intrinseca al dolore della perdita e al costante e irrimediabile ritorno alla memoria di ciò che non sarà mai più. Le particolarità del suo divenire e le sue abitudini personali, quelle acquisite e quelle lasciate indietro, sono ciò che l’artista testimonia e salva come ciò che ci unisce nelle nostre differenze: modi di onorare, amare e vivere la perdita, gesti universali nelle loro singolarità. Questa videoinstallazione emerge quattro anni dopo, dalla documentazione e dal costante dialogo con Gentian Doda.
Al centro del padiglione messicano si trova un tavolo, incorniciato da schermi angolari che mostrano la famiglia riunita intorno all’altro tavolo. L’opera evoca poeticamente lo spostamento del migrante insieme al radicamento che un pranzo condiviso può rappresentare. Quando la “terra”, luogo di origine o di crescita, è lontana o impossibile, il cibo e la musica diventano portatori di appartenenza, oltrepassando i limiti fisici e simbolici delineati dall’essere umano.