Meetings on Art dal 15 al 18 ottobre
Un programma di conferenze e tavole rotonde sui temi della Biennale Arte 2024. Performance dal 18 al 24 novembre.
Meetings on Art
La 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Foreigners Everywhere – Stranieri Ovunque, curata da Adriano Pedrosa, si arricchisce con il programma dei Meetings on Art, conferenze e tavole rotonde sui temi della Biennale Arte 2024, da martedì 15 a venerdì 18 ottobre 2024. Un calendario di Performance animerà la settimana di chiusura, da lunedì 18 a domenica 24 novembre 2024.
MEETINGS ON ART*
I Meetings on Art tornano al Teatro Piccolo Arsenale (Campo della Tana 2161, Venezia) per approfondire alcuni dei temi chiave della Mostra: Indigenous Practices, Arte Popular, Modernisms e Queer Activism. Ogni sessione prevede l'intervento di relatori i cui contributi daranno vita a una tavola rotonda finale a conclusione della giornata.
Programma
15 ottobre
Indigenous Practices
Martedì 15 ottobre, 16:30 > 19:00
Mentre l’arte indigena guadagna sempre più spazio nel mondo dell’arte contemporanea, le sfide che affrontano gli artisti e le modalità della loro rappresentazione diventano importanti temi di discussione. Questa tavola rotonda offre un’analisi di pratiche artistiche specifiche e approfondisce i benefici e gli inconvenienti dell’inclusione.
Benvenuto e introduzione di Adriano Pedrosa e Amanda Carneiro, organizzatrice artistica della 60. Esposizione Internazionale d’Arte.
Relatori:
Kássia Borges Karajá, artista visiva e attivista indigena, docente alla Federal University of Uberlandia a Minas Gerais, Brasile. Fa parte del collettivo MAHKU (Movimento dos Artistas Huni Kuin), partecipante alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte.
Elvira Espejo Ayca, artista visiva, musicista, tessitrice, poetessa e narratrice della tradizione orale della sua regione d’origine, ayllu Qaqachaka, Oruro, Bolivia. È direttrice del Museo Nacional de Etnografía y Folklore di La Paz. Nel 2020 le è stato conferita la Medaglia Goethe, la più alta onorificenza culturale del governo della Repubblica Federale di Germania.
Rember Yahuarcani, della Nazione Indigena Uitoto e del Clan Airone Bianco a Pegas, Loreto, Perù, è un artista visivo, curatore e attivista per i diritti e il sapere indigeno. Dal 2003 espone le sue opere in America Latina, America del Nord, Europa e Asia. Partecipa come artista alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte.
Taarati Taiaroa è una curatrice Māori di discendenza Te Ātiawa, Ngāti Tūwharetoa e Ngāti Apa. Risiede a Ngāmotu, Aotearoa, dove ricopre il ruolo di Assistente Curatrice per l'Arte Contemporanea Māori presso il Govett-Brewster Art Gallery Len Lye Centre, un museo d'arte contemporanea del Pacifico. La sua ricerca si concentra sulle storie delle mostre e delle collezioni Māori, sul post-minimalismo Māori e sull'etica delle pratiche collaborative.
Conversazione moderata da Amanda Carneiro.
16 ottobre
Arte Popular
Mercoledì 16 ottobre, 16:30 > 19:00
L’artista outsider, l’artista auto-didatta e la figura del cosiddetto artista popular in America latina, rappresentano alcune delle soggettività artistiche escluse o emarginate dalle grandi narrazioni sul modernismo e l’arte contemporanea. I relatori di questa tavola rotonda presentano punti di vista curatoriali e accademici che superano i confini tra le belle arti, le arti applicate e l’artigianato, lasciando spazio alla cultura vernacolare e popolare.
Conversazione introdotta e moderata da Sofia Gotti, organizzatrice artistica della 60. Esposizione Internazionale d’Arte.
Relatori:
Lynne Cooke, senior curator nel Dipartimento d’Arte Moderna e Contemporanea, National Gallery of Art, Washington D.C. La sua mostra più recente, Woven Histories: Textiles and Modern Abstraction, aprirà alla National Gallery of Canada, Ottawa, nel novembre del 2024 e al MoMA di New York nell’aprile del 2025.
Ticio Escobar, curatore, professore, critico d’arte e saggista del Paraguay, ha scritto diversi libri e ha ricevuto molteplici onorificenze, tra le quali cinque dottorati onorari e il Premio Bartolomé de las Casas per la sua difesa delle cause indigene. È stato Direttore della Cultura di Asunción e Ministro della Cultura del Paraguay.
Miguel A. Lopez, scrittore e co-curatore della Biennale d’Arte di Toronto 2024. È curatore responsabile del Museo Universitario del Chopo a Città del Messico.
Rodrigo Moura, curatore, editore e scrittore. È curatore responsabile di El Museo del Barrio, New York.
17 ottobre
Modernisms
Giovedì 17 ottobre, 16:30 > 18:30
Le opere degli artisti modernisti del Sud del mondo richiedono una revisione radicale della storia dell’arte modernista. Questo panel reimmagina il modernismo oltre l’Europa, ricostruisce come è stato trasformato dalle prospettive locali e indigene, ripercorre le sue intersezioni con il colonialismo, le diaspore, la migrazione.
Conversazione introdotta e moderata da Sofia Gotti.
Relatori:
Gloria Cortés Aliaga, storica dell’arte e curatrice del Museo Nacional de Bellas Artes, Cile. Si è specializzata in studi centrati su una prospettiva di genere e femminista, sulla formazione della modernità in Cile e sul suo impatto socio-culturale nelle politiche visive.
Nada Shabout, regents professor di Storia dell’Arte e coordinatrice del Contemporary Arab and Muslim Cultural Studies Initiative (CAMCSI) alla University of North Texas. È presidente fondatore della Association for Modern and Contemporary Art from the Arab World, Iran and Turkey (AMCA) e direttore fondatore del Modern Art Iraq Archive (MAIA).
Devika Singh, professoressa di Curatela al Courtauld Institute of Art. È stata Curator International Art at Tate Modern ed è autrice di International Departures: Art in India after Independence (Reaktion Books, 2023).
18 ottobre
Queer Activisms
Venerdì 18 ottobre, 16:30 > 19:00
La Biennale Arte 2024 si è impegnata a dare visibilità agli artisti queer e non conformi al genere, riconoscendo le lotte per i diritti civili in tutto il mondo. In questo panel artisti-attivisti e studiosi-attivisti parleranno delle sfide e delle strategie che sono state essenziali per le loro pratiche politiche ed esaminerà il ruolo delle arti visive nelle politiche locali.
Introduzione di Leandro Muniz, assistente curatore al Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand – MASP.
Relatori:
10th Istanbul Trans Pride Exhibition Collective, gruppo di attivisti, artisti e studiosi dedicati ai diritti dei trans* e alla conservazione della memoria dei movimenti trans* in Turchia. Nel 2024, in collaborazione con DEPO/Tütün Deposu e altri sostenitori, hanno curato la mostra DÖN-DÜN BAK / Turn and See Back: Revisiting Trans Revolutions in Turkey, svelando gli archivi, l’arte, le storie orali e le opere accademiche trans: il governo ha chiuso la mostra dopo qualche settimana. Sul palco a parlare saranno i componenti del collettivo: Jiyan Andiç, curatore e ricercatore, e Asya Leman, attivista, artista visiva e montatrice cinematografica.
Luce deLire, filosofa, pubblica opere sulla metafisica dell’infinito e sull’arte, la teoria queer, l’anti-razzismo, il postcolonialismo e la teoria politica. Nelle sue performance, incarna le figure dell’immaginario collettivo (getaphilosopher.com).
Queers in Palestine (QiP) è un collettivo indipendente, fondato dal basso nell'ottobre 2023. Il suo scopo è portare la voce e l'analisi anticoloniale delle persone queer palestinesi dalla Palestina al mondo. Il collettivo lotta contro sistemi di oppressione interconnessi, come l'imperialismo, il patriarcato e il capitalismo razziale, per raggiungere giustizia, autodeterminazione e liberazione. A rappresentare il collettivo è Maria Zreiq, un'artista e organizzatrice comunitaria palestinese, nata e cresciuta in Palestina, dove attualmente risiede. Il suo lavoro, che si esprime principalmente attraverso il testo e le immagini, include diverse forme come fotografia, cinema documentario e poesia. Maria esplora tematiche di memoria, desiderio e resistenza in tempi di sconvolgimenti politici e sociali. La sua pratica come organizzatrice si concentra sulla pedagogia rivoluzionaria, la produzione culturale e gli immaginari queer.
Va-Bene Elikem Fiatsi, nota anche come crazinisT artisT, è un’“artivista” multidisciplinare ghanese, curatrice, filantropa e mentore. In quanto donna trans, le sue opere artistiche e le sue attività di sensibilizzazione si concentrano sugli stereotipi e le politiche di genere, i pregiudizi, la cura, l’identità queer. Ha eseguito performance e esposto le sue opere in tutto il mondo. Il suo lavoro è stato presentato in diverse pubblicazioni e riviste.
Conversazione moderata da Leandro Muniz, assistente curatore del Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand – MASP.
* L'ingresso al Teatro Piccolo Arsenale è gratuito fino a esaurimento posti. Non è necessaria la prenotazione.
Avvertenza: durante questo evento, verranno presentate scene che potrebbero contenere nudità e forti elementi visivi, inclusi sangue e strumenti medici. È consigliata la discrezionalità del pubblico per la visione.
Performance
18-24 novembre
Nove performance** che spaziano dal suono alla coreografia svilupperanno in forme nuove i temi della 60. Esposizione e animeranno vari luoghi dell'Arsenale da lunedì 18 a domenica 24 novembre.
Progetti e artisti:
Arsenale – Corderie
Isaac Chong Wai
Falling Reversely
La Chola Poblete
Sin Tetas
Antonio Guzman & Iva Jankovic
Messengers of the Sun – Dub Waves & Interferences
Puppies Puppies (Jade Guanaro Kuriki-Olivo)
My heart is beating as I lip sync to this song
Arsenale - Artiglierie
WangShui
Culebra
Arsenale – Sala d’Armi E
Gabrielle Goliath
Elegy
Ahmed Umar
Talitin تَالـِـتِن (The Third)
Arsenale – Tese dei Soppalchi
Joshua Serafin
PEARLS
** Per assistere alle Performance del programma, i visitatori devono essere in possesso di un biglietto d'ingresso valido per la Biennale Arte 2024.