Mariama e Damouré, due cugini, si ritrovano a Venezia per cercare una reliquia – o feticcio... – persa molto tempo fa, come in uno dei famosi teleri di Gentile Bellini. Mariama fa così conoscere la città a Damouré, portandolo in uno squero ad esaminare la fabbricazione delle gondole (ben diversa da quella delle piroghe), o discutendo con lui di quegli strani esseri che abitano sulle acque, i Veneziani... Passando poi dal Canal Grande al fiume Niger, i due maliziosi cugini ci fanno scoprire che la reliquia altro non è che l’ascia rituale di Dongo, il genio del tuono... Un « capriccio » inventato a Venezia da Jean Rouch e dai suoi due amici ed interpreti venuti a presentare alla Mostra del 1985 un film di Mariama Hima, Falaw (che vinse un premio).