Peter Salter; Fenella Collingridge
I disegni di Peter Salter e Fenella Collingridge, mirabilmente particolareggiati e belli da vedere, descrivono un mondo e una sensibilità che spesso temiamo di aver perso. Il loro è un mondo in cui la costruzione, l’artigianato, la cultura, l’abilità e l’invenzione sono valori inscindibili. L’attenzione sensoriale al minimo dettaglio, il profilo concavo della sedia che ne migliora il comfort, i bordi stondati del tavolo, le giunzioni, le tavole di legno, le saldature, i bulloni, le ruote dello skateboard, le scarpe di vernice color rame, i paraocchi di feltro: tutto contribuisce a creare quello che, a loro dire, è uno spazio intimo per fare quattro chiacchiere.
L’installazione presentata a Venezia richiama il tradizionale cancello che permette il passaggio delle persone ma lo impedisce al bestiame; è un evidente richiamo ai lavori di Jean Prouvé e Pierre Chareau, nonché alle invenzioni, alle macchine e ai disegni di Leonardo da Vinci. È uno spazio ludico e le parti in movimento sono tutte da provare, tutte progettate per sollecitare l’interazione sociale. Nonostante le ridotte dimensioni, riesce a rendere il respiro e la portata dell’architettura.
Quando abbiamo visitato Walmer Yard, l’edificio di Salter e Collingridge a Londra, ci è parso un manifesto delle loro posizioni, un lavoro di resistenza radicale alle pressioni che oggi mirano a fare scomparire l’artigianato. L’edificio ha l’aria di una costruzione medievale contemporanea, realizzata con amore e dedizione da architetti di singolare creatività e originalità.
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