Paola Vannoni e Roberto Scappin, noti come quotidianacom, lavorano sul linguaggio facendo del meccanismo dialogico, quello sinteticamente indicato come Q/A, una cifra stilistica, tra folgoranti battute e siparietti surreali intinti nel curaro, o incongrui al limite dell’assurdo. A Venezia presentano segmenti della loro biografia artistica con L’anarchico non è fotogenico, Sembra ma non soffro e la novità Il racconto delle cose mai accadute.
“La nostra vocazione spontanea è rifuggire dal tragico, rivendicando il patetico ma soprattutto il comico e, ancora di più, il ridicolo, consapevoli che non si deve essere schiavi delle proprie regole, non accettando le certezze stabilite – quelle in cui ci si sofferma con la coscienza di essere nel giusto, ma abbandonandoci all’incoscienza del non conforme”. (quotidianacom)