Si tratta di una raccolta di opere d’arte piuttosto eterogenea, formatasi nel tempo grazie a donazioni di artisti italiani e stranieri invitati alla Biennale o che hanno collaborato con l’istituzione, comprendente 3.500 opere tra sculture, dipinti, disegni, stampe, fotografie, progetti, schizzi, oggetti di arte decorativa, plurimi, video, libri e manifesti d'artista. Tra i nuclei più rappresentativi della collezione si segnalano: i dipinti decorativi realizzati da Galileo Chini per le Biennali del 1907 e del 1920; le opere donate da artisti vincitori di un premio dal 1948 in poi e quelle di arte cinetica arrivate in occasione dell’ apertura, a Ca’ Corner della Regina nel 1986, di una sala espositiva dedicata ad Umbro Apollonio; i bozzetti per scene e costumi commissionati per spettacoli prodotti dalla Biennale per i Festival del Teatro e della Musica durante gli anni cinquanta; stampe e plurimi realizzati nei laboratori sperimentali allestiti ai Giardini nei primi anni settanta; fotografie facenti parte delle mostre realizzate per la circolazione; schizzi e progetti per sedi, allestimenti, per la grafica dell’istituzione, dei cataloghi, dei manifesti. L'unico, ma importante acquisto, è costituito dall’intero corpus dei video d'artista proveniente dallo studio di Firenze art/tapes/22, deciso nel 1976, per preservarli dalla dispersione alla cessazione dell'attività della galleria.