Flavia Mastrella (Anzio, 1960) e Antonio Rezza (Novara, 1965) si occupano di comunicazione involontaria. Hanno realizzato tredici opere teatrali (tra cui Pitecus, Io, Fotofinish, Bahamuth, 7-14-21-28, Doppia Identità, Fratto_X e Anelante) cinque film lungometraggi (tra cui Escoriandoli presentato a Venezia nel 1996, Delitto sul Po e Milano Via Padova) e una serie sterminata di corto e medio metraggi. Nel 1991 presentano Barba e cravatta al Festival di Avignone. Flavia Mastrella si occupa inoltre di scultura, fotografia, video-scultura (ha esposto alla GAM, al Mambo e al PAN) e Antonio Rezza di letteratura pubblicando i suoi romanzi con Bompiani (Premio Feronia 2008 con Credo in un solo oblio). Tra il 1996 e il 1998 collaborano con Tele+ ideando la trasmissione Critico e Critici. Per RAI 3 hanno realizzato nel 2000 il programma Troppolitani. Nel 2008 ricevono il Premio Alinovi per l'arte interdisciplinare e pubblicano con Kiwido la prima raccolta video del loro cinema in bianco e nero Ottimismo democratico. Nel 2010 presentano a Madrid e a Palencia, Pitecus in lingua spagnola ed eseguono alcune azioni performative insieme agli Afterhours. Nel 2011 presentano 7-14-21-28 al Théâtre de la Ville di Parigi e nel 2013 al Theatre Center Na Strastnom di Mosca. Nel 2012, edito da Barbès, è uscito il libro - La noia incarnita, il teatro involontario di Flavia Mastrella e Antonio Rezza. Nel 2013 sono stati loro conferiti il Premio Hystrio e il Premio Ubu. Nel 2014 pubblicano con la casa editrice il Saggiatore Clamori al vento. Nel 2016 viene loro assegnato il Premio Napoli; nello stesso anno presentano al Teatro La Mama di New York Pitecus. Nel 2017 ricevono a Montecitorio l’attestato di Unicità nella Cultura e il Premio Ermete Novelli. Collaborano da diversi anni con TSI La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello e con la Fondazione Teatro Piemonte Europa.
La compagnia Anagoor è fondata da Simone Derai e Paola Dallan a Castelfranco Veneto nel 2000, configurandosi fin da subito come un esperimento di collettività. Oggi alla direzione di Simone Derai e Marco Menegoni si affiancano le presenze costanti di Patrizia Vercesi, Mauro Martinuz e Giulio Favotto, mentre continuano a unirsi artisti e professionisti che ne arricchiscono il percorso e ne rimarcano la natura di collettivo. Laboratorio continuo, aperto a professionisti e neofiti, Anagoor è l’alveo di una creazione aperta alla città e alle sue diverse generazioni, dove, in un tentativo strenuo di generare un’arte teatrale della polis, non trovano soluzione di continuità l’azione pedagogica nelle scuole, l’intervento sul territorio, il richiamo alla comunità, le produzioni della compagnia. Il teatro di Anagoor risponde a un’estetica iconica che precipita in diversi formati finali dove performing art, filosofia, letteratura e scena ipermediale entrano in dialogo, pretendendo tuttavia, con forza e in virtù della natura di quest’arte, di rimanere teatro.
Fra gli spettacoli: *jeug- (2008); Tempesta (2009), segnalazione speciale al Premio Scenario; Fortuny (2011); L.I. Lingua Imperii (2012), tra gli spettacoli vincitori del Music Theatre NOW 2015; Virgilio Brucia (2014); Socrate il sopravvissuto / come le foglie (2016) candidato ai Premi Ubu come spettacolo dell'anno.
Nel 2012 la compagnia approccia il teatro musicale con il film-concerto Et manchi pietà, a cui fanno seguito due regie d'opera: nel 2013 Il Palazzo di Atlante di Luigi Rossi (1642), presentato alla Sagra Musicale Malatestiana di Rimini, e nel 2017 Faust di Charles Gounod, produzione del Teatro Comunale di Modena, Teatro Valli di Reggio Emilia e Teatro Municipale di Piacenza.
Fra i premi ricevuti: il premio “Jurislav Korenić” a Simone Derai come miglior giovane regista al 53mo Festival MESS (2012), il Premio Hystrio – Castel dei Mondi (2013), il Premio ANCT per l'innovativa ricerca teatrale, il premio HYSTRIO alla regia (2016) e il Premio ReteCritica.
Dal 2008 Anagoor ha la sua sede nella campagna trevigiana, presso La Conigliera, allevamento cunicolo convertito in atelier e dal 2010 fa parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies – art work space.