Gong Dong
Appena abbiamo visto la Seashore Library dello studio Vector ci siamo chieste se un edificio con un progetto del genere esistesse davvero, posto com’era su una spiaggia, isolato in riva al mare. La destinazione d’uso dell’edificio rendeva il sogno ancora più vivido poiché la biblioteca in quanto istituzione è uno degli spazi liberi più importanti nella nostra società. Nell’accettare il nostro invito, Vector ci ha raccontato la storia meravigliosa di come questo “spazio ridotto avesse suscitato un tale livello di energia sociale” da attirare tremila persone al giorno da ogni parte del paese.
Gli architetti non si aspettavano di certo che il loro piccolo edificio, che in origine era destinato ad accogliere non più di settantacinque lettori, sarebbe stato tanto frequentato. In questo caso l’architettura riflette e soddisfa un “bisogno impellente di nutrimento culturale e spirituale”, in un momento storico in cui sono invece i valori commerciali a essere promossi in modo ostentato.
Una serie di bei disegni illustra il pensiero, la ricerca, la realizzazione. Gli elaborati portano i segni dell’uso, come attrezzi consunti, e i fitti strati di grafite sprigionano un’intrinseca energia. L’esposizione si condensa in uno spazio costruito che pare un bozzolo, uno spazio-anfiteatro, un luogo di riflessione, di quiete, di mistero: la rappresentazione del valore della magnifica Seashore Library.
YF+SMcN