Georgiana Houghton trascorre la maggior parte della propria vita nella Londra vittoriana, un contesto caratterizzato dall’ascesa di tutta una serie di credenze sovrannaturali. Lo spiritualismo, che elabora un metodo per comunicare con i defunti nel corso di sedute condotte da medium, si diffonde in Inghilterra negli anni Cinquanta del XIX secolo e in breve tempo influenza la cultura artistica e letteraria. Per Houghton, lo spiritualismo permette di mantenere un contatto più stretto con Dio, anche se il suo approccio religioso non è necessariamente di tipo convenzionale. Negli anni Sessanta e Settanta del XIX secolo l’artista traduce il suo furore religioso nei “disegni di spiriti”, una serie di multiformi opere astratte su carta. Nell’ottobre del 1865, Houghton sostiene di poter entrare in contatto con guide spirituali che abitano un regno al di là del mondo fisico. Durante questi incontri sovrannaturali, documenta le istruzioni ricevute, realizzando acquerelli astratti e peculiari disegni a matita con la scrittura automatica. In The Flower of William Stringer (1866), linee spiraliformi e rette scorrono sulla pagina come onde rosse, color seppia e azzurre. The Spiritual Crown of Annie Mary Howitt Watts (1867) è composto di riccioli ritmicamente stratificati di bianco, arancio e rosso mirtillo. L’intenzione di Houghton, come afferma nella sua autobiografia, è quella di “mostrare […] la Luce ora effusa sull’umanità grazie al ristabilito potere della comunione con l’invisibile”.
Madeline Weisburg