L’arte di Teresa Solar allude a entità materiali in trasformazione. Sospese tra il biologico e l’industriale, il tangibile e il mitico, le sue opere di scultura, disegno e video presentano un mondo ibrido, modulato dalla finzione e dal racconto, dalla storia naturale, dall’ecologia e dall’anatomia. Le installazioni su larga scala e gli oggetti di piccole dimensioni realizzati con materiali contrastanti appaiono sovente in famiglie di sculture sorelle e insieme funzionano come ecosistemi di pensiero. Per Solar, in particolare, l’argilla assume un significato cruciale: come sostanza geologica primordiale e parte costitutiva dell’ambiente edificato, è naturalmente intrisa di storie di auto-protezione, isolamento e trasformazione. Molte sculture recenti assumono sembianze zoomorfe o assomigliano ad appendici corporee. La nuova serie Tunnel Boring Machine (2022) comprende tre grandi sculture ispirate ad animali e a forme di vita preistorica, reminiscenti di branchie di pesci, chele, pinne di delfino, becchi, pale e remi. Attraverso una finitura lucida, queste opere sono testimoni di una concezione astratta del tempo: sono invenzioni di finzione e simulazione, composizioni che ricorrono alla pelle terrestre rimasta a lungo nascosta.
Madeline Weisburg