Wu Tsang pone l’accento sulle intersezioni tra collaborazione, strategie performative, processi sperimentali, estetica e narrazione. Nell’ultimo decennio, ha realizzato film, installazioni immersive e performance che affiorano da un linguaggio visivo che l’artista descrive come “intermezzo”, uno stato di inseparabilità e flusso non riducibile alle nozioni statiche di identità, esperienza o comprensione binaria. Frutto di partnership con personaggi impegnati nel campo dell’arte, della musica, della danza e della letteratura, come i performer del collettivo Moved by the Motion e il poeta e accademico Fred Moten, l’opera di Tsang evoca la capacità dell’arte di esprimere una molteplicità di voci. Per Il latte dei sogni, Tsang presenta Of Whales (2022), un’installazione video e audio multicanale basata sul proprio adattamento cinematografico del capolavoro di Herman Melville Moby Dick, nonché su ambienti oceanici psichedelici generati mediante tecnologie di realtà estesa (XR). Of Whales rimette a fuoco le profonde meditazioni del materiale originale su temi quali conoscenza, narrazione, prospettiva, esotismo ed erotismo, adottando una lente postcoloniale. Immaginata dal punto di vista della balena e dell’eterogenea ciurma di marinai a bordo della baleniera Pequod, quest’opera complessa colloca la narrazione di Melville nel contesto della storia marittima, della nascita transatlantica del capitalismo moderno e delle proteste di massa del XIX secolo. L’immensità e il caos dell’oceano diventano il simbolo dell’ignoto; i riflessi indicano la presenza di prospettive oblique e complicano l’idea che ogni punto di vista sia unico o inequivocabile.
Madeline Weisburg