Commissario: Dita Starova Qerimi
Curatrice: Ana Frangovska
Espositore: Slavica Janešlieva
Sede: Scuola dei Laneri, Santa Croce 131/A
Macedonia del Nord (Repubblica di)
Inter spem et metum
Album
Descrizione
Il concetto Inter spem et metum sviluppato da Slavica Janešlieva attraverso il suo panopticon contestuale-visivo ci confronta con l’alterità/diversità, il sentimento di essere un estraneo e colui che è ovunque, in me, in te, in loro, in noi. Nello specifico, lo affronta con l’accettazione o la non accettazione di qualifiche separate da quelle della folla, indipendentemente dal fatto che la diversità sia basata su genere, orientamento sessuale, apparenza, comportamento, malattia, nazionalità, religione, lingua, convinzioni politiche...
Quante volte ci siamo sentiti come altri, estranei, non appartenenti a un certo ambiente? A ragione o meno, ci siamo stigmatizzati, autocensurati, autocriticati come indegni delle aspettative dell’altro per noi, ma anche delle nostre per noi stessi!
Essere diversi comporta il potenziale di trasformazione. Proprio come nella selezione naturale, la mutazione aumenta la probabilità di un fallimento tanto quanto quella che emerga una nuova variante superiore a quella precedente.
Spetta a ciascuno di noi trovare la strada verso il nostro cigno interiore.